Una segnalazione, nient’affatto bella sotto tanti aspetti, arriva da esponenti di un sindacato di  Venafro. La riportiamo perché significativa della relativa attenzione di determinate istituzioni pubbliche verso particolari tematiche sociali. La segnalazione : nello scorso autunno 2022, periodo adatto a quanto segue, un determinato sindacato cittadino avvalendosi di addetti della protezione civile e al fine di abbellire e rendere maggiormente accogliente una vasta area a sud/ovest del rione popolare di Via Flacco, periferia occidentale di Venafro, si adoperò per conferire nuovo e migliore aspetto naturale ad una vasta area incolta, di fatto abbandonata e nient’affatto curata a ridosso delle abitazioni di edilizia popolare. Si pensò d’interrarvi numerosi alberelli che crescendo avrebbero apportato verde, bellezza, arredo naturale ed aria salubre al popolato quartiere. Per settimane si tagliarono cespugli, rovi ed erba eccedenti portando via il tutto e si conferì alla zona tutt’altro ed accogliente aspetto.

Quindi s’interrarono decine di alberelli perché l’area fosse bella, in ordine, accogliente e salutare. S’innaffiò quanto messo a dimora e si raccomandò al  Comune di Venafro, competente per territorio, ed all’Iacp di Isernia, proprietario dell’area in questione, d’innaffiare nei mesi a venire quanto interrato affinché gli alberelli crescessero irrobustendosi. I predetti enti provvidero a tanto ? “Assolutamente no !”,ribattono contrariati dal sindacato. “Non una sola goccia d’acqua –si puntualizza- venne versata da Comune di Venafro e Iacp d’Isernia agli alberelli interrati in Via Flacco a Venafro, col risultato di farli morire, completamente secchi, nel giro di poche settimane !”. E tale infelice conclusione della storia è purtroppo sotto gli occhi di tutti i residenti e i passanti di via Flacco a Venafro : area in questione di nuovo “assalita” da rovi, cespugli e verde incolto, mentre i diversi alberelli interrati non danno affatto segni di vita, in quanto secchi e privi di foglie! Ancora dal sindacato : “Avevamo comprato una panchina da sistemare in zona –spiegano- perché la gente s’intrattenesse all’ombra del nuovo verde ma, visto l’esito infelice di quanto avvenuto, abbiamo pensato di rinviare a tempi nuovi e migliori l’installazione della panchina !”. La cura del verde, del territorio e dell’ambiente a Venafro ? Beh, se questa appena esposta è la realtà, di strada ce n’è ancora tanta da fare !

Articolo precedenteMercoledì 11 gennaio calcisticamente importante per il Venafro
Articolo successivo“La casa di Totò” del film “La legge è legge” girato a Venafro nel 1956 del tutto abbandonata e nient’affatto curata