Grande successo alla sesta edizione dell’Ariano International Film Festival per “28… ma non li dimostra”, il docufilm ideato, scritto e realizzato da Pierfrancesco Campanella e diretto dal regista molisano Emanuele Pecoraro. Il lungometraggio, seppur proiettato in anteprima fuori concorso, ha ricevuto una menzione speciale dalla giuria tecnica del Festival ed è stato assai ben accolto dal pubblico presente in sala.

“28… ma non li dimostra” spiega con semplicità e chiarezza gli aspetti più controversi della Legge Cinema, firmata dal Ministro Achille Corona nel 1965, che stabiliva gli incentivi alla produzione per le opere prime e seconde, regolando obblighi ed oneri. Accanto alle testimonianze di accreditati addetti ai lavori della filiera cinematografica, propone varie sequenze tratte da pellicole di pregio, attualmente conservate presso Istituto Luce – Cinecittà, al fine di documentare una stagione, lunga ben 28 anni, per certi versi irripetibile per l’estrema varietà di contenuti e libera dal conformismo artistico dei nostri giorni.

Tanti i piccoli gioielli presenti nel documentario: da “Il sospetto di Francesco Maselli” diretto da Citto Maselli ad “Allullo Drom” del regista Tonino Zangardi, recentemente scomparso; da “Vito e gli altri” di Antonio Capuano a “Bugie rosse” con la regia di Pierfrancesco Campanella, che proprio in “28… ma non li dimostra” ricorda i suoi esordi nel mondo del cinema.

La direzione della fotografia e del montaggio sono a cura di Francesco Tellico mentre la produzione è della Cinedea srl. Lo comunica in una nota l’ufficio stampa della produzione.

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