di T.A.
A tavola tra pesce di pregio, carne di qualità, dolci ammalianti e vini pregiati, bollicine comprese ? Certamente roba da far sognare e gustare a tutto tondo, questa appena elencata, ma l’altra faccia della medaglia, pardon l’ “altra tavola” -quella cosiddetta “povera e contadina”- non ha assolutamente nulla da invidiare alla prima in quanto a sapori e genuinità . Si prenda il famoso -essendo oggi presente a buon diritto in tanti menù di pub e ristoranti tipici molisani- “BOCCONE DA RE”, prelibatezza unica ed esempio tangibile di genuinità, lavoro e natura della ricca e prodiga terra molisana, mercé aria salubre, rigogliosa acqua sorgiva, olio extravergine d’oliva di queste terre e “lavoro di gomito” di donne, uomini ed agricoltori regionali. Detto per dovere di cronaca che anni addietro tale “BOCCONE DA RE” non venne considerato nella maniera giusta dal gentil sesso rappresentante all’epoca dell’Associazione Italiana della Cucina, sicuramente per mancanza della dovuta e necessaria informativa sui suoi componenti e sui criteri di amalgama, oggi IL BOCCONE è tutt’altro e lo si trova a pieno titolo e diritto nei menù di tanti locali tipici e nei ristoranti più tradizionali, di quelli cioè che rispettano ambiente, natura, terra, aria, acqua, prodotti e lavori locali. I suoi componenti. Innanzitutto la “nzalatella”, l’insalata tipica con pomodori, peperoni, sedani, finocchi, basilico ed altri sapori naturali. Quindi, triturato al suo interno, “ i vscuott’ “, il biscotto rustico di Venafro, assolutamente prelibato tant’è i tanti forni che lo producono. Il tutto da amalgamare con olio extravergine di oliva molisano ed una spruzzata d’acqua corrente, lasciando ad insaporire per alcuni minuti prima di servire a tavola. Cosa mangerete ? I sapori del Molise e della cucina popolare molisana ! E scusate se è poco ! A proposito, dimenticavamo …, ”BUON APPETITO COL BOCCONE DA RE MOLISANO” !