RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Un sistema in crisi ma ancora molto potente.
È in atto un piano preordinato. Banche, finanza e Confindustria stanno portando un attacco senza precedenti verso il popolo e i lavoratori (a quelli della CGIL va tutta la nostra solidarietà). Un dominio incontrollato verso qualunque parte del Paese manifesti dissenso si sta consolidando rapidamente. Ieri una grossa manifestazione a Roma è stata infiltrata da provocatori fascisti che hanno assaltato la sede nazionale della CGIL dove c’erano quattro (4) poliziotti a presidio di difesa.
Questo scellerato atto di violenza non va solo CONDANNATO, va anche interpretato. Ha fatto molto scalpore: in tal modo settori di popolazione che protestano per il lavoro e per i diritti sociali o hanno legittime perplessità sulla gestione politica della crisi pandemica, e che non c’entrano nulla coi fascisti, vengono criminalizzati e messi a tacere. Questo accade un giorno prima dello sciopero generale dei sindacati di base che stava dimostrando una sensibile potenzialità. Tutte casualità? Le violenze dei fascisti a Roma non fanno altro che rafforzare oggettivamente il grado di consenso del governo da parte di settori maggioritari del popolo impauriti dalla pandemia ed in cerca di rassicurazioni.
Siamo dentro una nuova strategia della tensione dai contorni ancora da definire? Serve una analisi realistica, sangue freddo ed una grande determinazione nel portare avanti il progetto di opposizione a questi governi, espressione diretta del grande capitale. Non siamo nati ieri, la “strategia della tensione” la conosciamo bene. Lo sciopero generale di domani – lunedì 11 ottobre e la manifestazione nazionale di sabato 30 ottobre contro il governo Draghi a Roma vanno nella direzione giusta per contrastare questa pericolosa tendenza.

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