Pochi giorni e la Nascita del Figlio dell’Uomo sarà evento gradito alla massa cristiana del territorio regionale. Una ricorrenza che significa riaffermazione in tutta e piena coscienza dei cardini basilari della dottrina in cui si crede attraverso una Natalità che vuole essere innanzitutto piena consapevolezza del Figlio dell’Uomo tra gli uomini e con gli uomini. Questi alcuni essenziali passaggi del sentimento religioso diffuso ad attestare l’importanza dell’evento prossimo. In parallelo, e non meno importante, tutto il resto del periodo natalizio. Innanzitutto la domanda: si percepisce, si sente il Natale oggi, giusto come avveniva un tempo ? Francamente assai di meno, col ritmo, la fretta e i frastuoni della via moderna che disorientano, distraggono e non lasciano percepire ciò che ieri rappresentava la quotidianità del Natale dei tempi andati. Relativa attenzione oggi alla tradizione natalizia, col risultato di “sentire” relativamente l’evento prossimo. L’aria prenatalizia di festa un tempo era tutt’altra e più intensa, tutti i Comuni piccoli e grandi si attrezzavano, si ingegnavano per la circostanza e si viveva “di, per e con” il Natale. La tradizione natalizia appunto, tipica del territorio e delle comunità molisane. Ed erano loro, gl’ineguagliabili ed indimenticabili suonatori di zampogne e ciaramelle del Molise a portare in giro l’aria prenatalizia di festa, riscaldando cuori e sentimenti. In coppie arrivavano dalle Mainardi molisane, esattamente dai Comuni di Castelnuovo al Volturno, Scapoli, Cerro al Volturno, Rocchetta al Volturno, Pizzone, Castel San Vincenzo ect. per la classica e bellissima ” Novena di Natale” da loro eseguita in canti e suoni coinvolgenti e ovunque erano accolti con ampi sorrisi da bambini, fanciulli, adulti ed anziani. Suonavano e cantavano le arie tipiche del periodo, coi loro strumenti popolari che ribadivano la ricchezza socio/culturale propria della terra e della gente molisane. Oggi i carissimi zampognari non girano più e la mancanza non è da poco. Si cerca di sopperire con festoni colorati, lucette e musiche e canti diversamente realizzati e diffusi. Nel cambio, si converrà, la perdita è tanta, anche se la gioia immensa dei più piccoli per l’evento ormai alle porte e per l’atteso regalo di mamma e papà sono tali da far dimenticare quant’altro non va.
A proposito… Buon Natale a tutti e che sia l’occasione giusta per ripartire alla grande, se tale è la necessità !

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