Si è svolto ieri, lunedì 24 giugno, presso la Camera di commercio del Molise, l’evento di presentazione del secondo report sulla regione Molise. Il Report è uno dei 21 realizzati nell’ambito di SISPRINT, Sistema Integrato di Supporto alla Progettazione degli Interventi Territoriali, finanziato dal PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, di cui Unioncamere è il soggetto beneficiario.

L’obiettivo del progetto è attivare un dialogo stabile e un confronto tra amministrazioni pubbliche, imprese, Università e componenti sociali sui temi dello sviluppo territoriale, per fare emergere le reali esigenze delle imprese e qualificare la progettualità europea per lo sviluppo del territorio.

Durante l’evento molisano ampio spazio non solo per l’illustrazione del secondo report regionale, ma anche per un confronto tra regione Molise, le Associazioni di categoria e gli ordini professionali presenti. Dibattito stimolato anche dalla presentazione dei risultati di una indagine sul tema dei finanziamenti europei realizzata direttamente dalla Camera di Commercio del Molise presso le imprese iscritte alle Newsletter dell’Ente.

A conclusione dei lavori il Presidente Spina ha invitato la regione Molise a prendere utilmente in considerazione tutte le istanze provienienti dal territorio raccolte negli ultimi mesi con il progetto SISPRINT, soprattutto in vista della prossima programmazione europea. Sollecitate inoltre le Associazioni di categoria a non abbassare l’attenzione sulla tematica della programmazione europea, che va sempre monitorata attentamente per arrivare ad una reale co-progettazione degli interventi sul territorio.

Ampia disponibilità da parte di tutti gli attori convenuti, in particolare da parte della regione Molise, a proseguire il lavoro con la Camera di Commercio del Molise nell’ambito del progetto SISPRINT.

Il report del Molise

L’ultimo dato disponibile sulla crescita economica regionale, al 2017, evidenzia un andamento recessivo del valore aggiunto (Molise -0,6%; Italia 1,5%). La regione ha difficoltà ad agganciare la timida ripresa dell’economia nazionale dopo la lunga fase di crisi e dal punto di vista territoriale i punti più critici risiedono nell’economia della provincia di Isernia, ancora in difficoltà.

L’andamento demografico

La popolazione, pari a 308,5 mila residenti, è più anziana della media nazionale (indice di vecchiaia nel 2017: Molise 211,2%; Italia 168,9%). Ad esclusione di alcune aree della Sardegna, in provincia di Isernia si osserva l’indice di vecchiaia più elevato del Mezzogiorno. Il Molise mostra variazioni negative della popolazione molto consistenti per quanto concerne i comuni intermedi (-18,3%), quelli periferici (-34,7%) e quelli ultraperiferici (-46,9%; in quest’ultimo tipo di comuni tra le più marcate in Italia).

Il turismo

Le presenze turistiche registrate in Molise registrano nell’ultimo quinquennio (2012 – 2017) una consistente flessione (-19,4%, pari ad oltre 104 mila presenze in meno), rispetto ad una dinamica favorevole del Mezzogiorno (10,4%) e nazionale (10,5%). Un mercato caratterizzato da domanda nazionale: la componente estera delle presenze incide, infatti, solamente per il 9,7% nel 2017, rispetto ad una media nazionale del 50,1%. Le presenze degli stranieri, contrariamente al dato complessivo, crescono nel periodo del 0,9%, a fronte di una crescita ripartizionale del 27,3% e nazionale del 16,6%.

Il commercio estero

Il Molise è presente sui mercati esteri con circa 507 milioni di euro esportati nel 2018, in crescita del 44,3% rispetto al 2017 (Sud e Isole 1,5%, Italia 2,8%). Campobasso, con quasi l’88% delle merci esportate dalla regione, registra una dinamica molto favorevole (57,7%), contrariamente a Isernia (-10,8%). I flussi commerciali con l’estero (import ed export) rapportati alla ricchezza prodotta in regione, nel 2017, si attestano al 17,4% (Italia 55,2%; Sud e Isole 27,8%), in crescita rispetto al 13,5% del 2012, evidenziando una economia ancora poco aperta all’internazionalizzazione.

L’andamento delle imprese

Nel Molise, a fine 2018, operano 35,6 mila imprese, in crescita rispetto al 2012 dell’1%, rispetto ad una sostanziale stabilità del Paese e ad una crescita non modesta del Mezzogiorno (1,9%). Le società di capitale, ovvero le imprese a maggior capacità di generazione di ricchezza, si attestano a 7.842 a fine 2018, in marcata crescita (43,6%) rispetto al 2012, superiore al 34,3% di Sud e Isole ed al 21,5% nazionale. A Isernia la crescita delle società di capitale si attesta al 44,2%.

L’indagine della CCIAA del Molise sui temi del finanziamento europeo

L’indagine condotta direttamente dalla Camera di Commercio del Molise sui temi dei finanziamenti europei ha evidenziato un generale interesse delle imprese ad essere informati periodicamente e tempestivamente sui bandi dedicati alle imprese e finanziati da risorse comunitarie. 83 imprese su 100 inoltre dichiarano di non aver avuto ancora la possibilità di utilizzare finanziamenti europei, dato che suggerisce la necessità di compiere un maggiore sforzo per l’allargamento della platea di imprenditori che materialmente riescano ad accedere a tali fonti di finanziamento attraverso informazione mirata.

Tra le imprese che hanno già avuto modo di utilizzare finanziamenti europei, la metà ha indicato l’esperienza come negativa, rilevando tra le cause di criticità una “Gestione delle risorse europee molto onerosa e complessa sotto il profilo burocratico – amministrativo”. Alle imprese è stato inoltre richiesto di individuare le cause di criticità riguardanti lo sviluppo della propria competitività, con riferimento sia al proprio contesto che al contesto ambientale.

Tra le cause di criticità organizzative, la maggior parte delle imprese ha individuato la scarsità di incentivi pubblici finanziari o fiscali, indicando a seguire la scarsa formazione sui temi di gestione e su innovazione e ricerca. Quanto ai fattori ambientali, il 70% delle imprese ha rilevato quale fattore di criticità l’assenza di infrastrutture (strade, ferrovie, porti, aeroporti).

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