“In ogni strage italiana c’è stata una responsabilità dello Stato, uno Stato assente e che negli anni non ha saputo dare risposte”. Una cruda considerazione quella del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che in occasione dell’anniversario del terremoto di San Giuliano di Puglia, ieri nella sala polivalente del Comune, ha incontrato i familiari delle vittime di tutte le stragi italiane, anche quelli che giustizia non l’hanno mai avuta. Viareggio, Ponte di Genova, Hotel Rigopiano, Ilva di Taranto, Thyssenkrupp, Moby Prince, L’Aquila, Amatrice.
”Rabbia. Sei qui che rappresenti uno Stato che non è riuscito a proteggere tanti bambini. In me c’è il desiderio di rappresentare quello Stato che è vicino alle persone che hanno subito questa e le altre tragedie. Ecco cosa provo: la mia presenza sia la prova della volontà che queste cose non si ripetano più”. Così il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, dopo la visita al cimitero di S.Giuliano di Puglia che raccoglie le salme dei bimbi e della maestra morti nel crollo della scuola Jovine nel sisma del Molise del 31 ottobre 2002.
”Qui ho salutato genitori che non hanno mandato i loro figli in guerra, ma a scuola – ha detto visibilmente commosso il ministro – è allucinante. Qui c’è una della tante zone d’Italia dove lo Stato non ha protetto i suoi cittadini. Dobbiamo far passare il principio che lo Stato ha capito dove ha sbagliato e non sbaglierà più”, ha concluso Bonafede.