di Tonino Atella

Si celebra mercoledì mattina 4 maggio al SS Rosario di Venafro, presenti vertici Asrem e comuni cittadini, e la città ne è orgogliosa.

Finalmente una giornata che rinfranca spirito e mente ! Un appuntamento che conferisce piena positività alla vita e che incoraggia tantissimo, lasciando concludere che di cose belle accadono eccome ! E’ quella che ci si appresta a vivere a Venafro, per l’esattezza nell’ampia hall all’ingresso del SS Rosario. Nel nosocomio venafrano infatti l’Asrem sarà presente mercoledì 4 maggio (h 12.00) con i propri massimi vertici, ossia il Direttore Generale dr. Florenzano, nonché con dirigenti e funzionari del Distretto Sanitario d’Isernia/Venafro guidati dal dr. De Bernardo, con gli stessi rappresentanti del personale ospedaliero della cittadina molisana unitamente a comuni cittadini venafrani per lo scoprimento della significativa targa in ottone con incisioni in smalto nero a ricordo degli alti gesti socio/umanitari posti in essere a metà anni ’60 dal venafrano Cav. Giovanni Atella (1887/1965). L’uomo,  espatriato ad inizio ‘900 negli Usa per far fortuna e dedicatosi al commercio una volta rientrato a Venafro, proprio Comune di origine, mise a disposizione i propri beni perché l’allora nosocomio cittadino garantisse alla collettività venafrana e dei Comuni limitrofi il meglio ed il massimo dei servizi e delle prestazioni medico/sanitarie. Ecco infatti quanto si leggerà d’ora innanzi sulla targa in questione, che i vertici regionali della sanità pubblica molisana hanno voluto affiggere in bella e piena evidenza appena all’interno del SS Rosario perché tutti leggano, riflettano e considerino : “L’AMMINISTRAZIONE DI QUESTO OSPEDALE, GRATA E RICONOSCENTE, RAMMENTA ALLE GENERAZIONI VENTURE L’INSIGNE BENEFATTORE CAV. GIOVANNI ATELLA CHE, CON ANIMO MUNIFICO, NEL 1964 DONAVA A QUESTO ISTITUTO UNA AUTOAMBULANZA E LA COSPICUA SOMMA DI DIECI MILIONI”.

Targa che sarà scoperta mercoledì mattina dal Direttore Generale Asrem dr. Florenzano e subito dopo benedetta dal Cappellano ospedaliero, il Parroco venafrano Don Salvatore Rinaldi. Di fattezze marmoree, si ricorda, identica iscrizione venne murata negli anni ’70 alla base della monumentale scala d’accesso allo storico SS Rosario, successivamente evacuato causa gli eventi sismici dei primi anni ’80 e da allora non più riaperto né utilizzato, con la conseguenza di lasciare nell’oblio la generosità socio/umanitaria del benefattore venafrano. Dal che la determinazione della sanità pubblica regionale ed in primis dello stesso Direttore Generale Florenzano di tornare a conferire conoscenza e notorietà al gesto del Cav. Giovanni Atella con apposizione della targa in ottone nel nuovo SS Rosario, quale conferma delle belle positività dell’essere umano una volta intelligentemente indirizzate.

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