di Tonino Atella

C’è degrado a Venafro, è fatto indiscutibile, e la collettività fa sentire il proprio dissenso. Si punta il dito per  l’inattività nel merito da parte della struttura municipale che non si curerebbe di risolvere quanto non va. “Ha visto le condizioni impossibili del verde pubblico cittadino nient’affatto curato –chiede risentito un ex dipendente pubblico- e in che stato versano il lavatoio comunale, lo storico “quadrato” che un tempo non lontano era “la spiaggia” dei giovani venafrani che vi si tuffavano divertendosi un sacco, le strade che portano a tali strutture pubbliche e i primi metri di corso del fiume San Bartolomeo ? Tutto in assoluto degrado, nonostante la potenziale bellezza naturale di tali luoghi che, se tenuti in ordine, potrebbero essere l’attrattiva ed il biglietto da visita della città per ospiti, turisti e visitatori. Nelle condizioni in cui versano sono purtroppo tutt’altro !”.

Vuole spiegare nei dettagli le sue osservazioni ? “I lecci del centro storico -aggiunge l’uomo- sono cresciuti a dismisura invadendo piazze, strade e addirittura coprendo la pubblica illuminazione su piazza Vittorio Veneto. Transitando i mezzi su gomma, rami e fogliame di tali alberi vengono travolti finendo a terra. Il verde è bello se curato, viceversa diventa invasivo e brutto a vedersi, come nel caso dei lecci su tante piazze e strade della Venafro antica”.

Il prosieguo dell’esternazione del cittadino contrariato per quanto accade nel proprio Comune di origine : “Il lavatoio comunale, da sempre simbolo bellissimo della nostra collettività, é stato di fatto abbandonato al proprio destino, consentendo che il vandalismo lo prendesse di mira. Giusto accanto c’è lo storico ”quadrato”, specchio d’acqua corrente che nei decenni andati era la gioia di noi giovani venafrani che d’estate ci tuffavamo all’interno, divertendoci tantissimo. Anche qui abbandono,incuria e verde a josa ad invadere, coprire e imbruttire tutto ! E giusto pochi metri più a valle il desolante ed incredibile inizio del fiume San Bartolomeo : rovi, sterpaglie ed altro a ricoprirne del tutto le acque, nascondendole alla vista. Che gran peccato siffatti deprimenti spettacoli !”. Una proposta da avanzare perché la situazione migliori ? “Occorre maggiore senso civico –conclude l’interlocutore- e mostrare attenzione verso il bene pubblico. L’acqua sorgiva corrente, le strutture storiche pubbliche ed il verde su strade e piazze sono beni di tutti che vanno accuditi con continuativa passione”.

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