L’Associazione Giuseppe Tedeschi scrive al ministro Speranza chiedendo di intervenire per risolvere il conflitto che umilia un’intera Regione.

In riferimento all’imminente scadenza del termine per la presentazione di Progetti per il potenziamento della rete ospedaliera per l’emergenza sanitaria COVID-19 da parte delle Regioni, e vista la Circolare del Ministero della Salute Prot. n. 0011254 del 29 maggio 2020 DG-PROG.S-P, si sollecita ogni utile chiarimento ai sensi e per gli effetti previsti dalle vigenti normative costituzionali, legislative, amministrative e regolamentari nazionali, teso a porre termine al conflitto di competenza generatosi tra il Commissario ad Acta Gen. Angelo Giustini, la Regione Molise e l’Azienda Sanitaria ASREM.

La mancata erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza ai cittadini molisani è stata posta formalmente all’attenzione del Ministero della Salute e della Presidenza del Consiglio dei Ministri con nota del 29.04.2020 prot n. 0025006 rimasta ad oggi priva di riscontro. Fin dai primi giorni di marzo a seguito della chiusura dell’Ospedale San Timoteo di Termoli (CB) insieme ad un’ampia rete di amministrazioni comunali (n.100), forze sociali e politiche, associazioni e comitati, sono state inoltrate all’attenzione del Governo Nazionale una serie di sollecitazioni tese a superare la contrapposizione normativa tra le competenze del Commissario ad Acta e quelle della Regione Molise affiancata dallo Stato nella gestione del sistema sanitario il 30 marzo 2007 e commissariata dal 29 luglio 2009.

Pur comprendendo le molteplici impellenze di altre aree nazionali colpite duramente dal COVID-19, sorprende il totale immobilismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute sulla situazione emergenziale in cui versa la sanità molisana a causa della vacatio normativa che accentua il conflitto di competenze tra Commissario ad Acta, Regione Molise ed Asrem. Ciò che però non può rimanere sotto silenzio è il rischio di un’ulteriore esclusione del Molise dall’accesso ai fondi nazionali per il potenziamento della rete sanitaria ospedaliera e territoriale, dall’immissione in ruolo di personale medico specializzato, tecnici di laboratorio, infermieri e operatori sanitari, con contratti a tempo indeterminato, e dall’acquisto di attrezzature innovative per i Medici di Famiglia, per le postazioni del 118 e per Distretti Sanitari, Case della Salute e strutture ospedaliere.

Se a pochi giorni dalla scadenza del termine fissato dalla Circolare del MDS del 29.5.2020 in Molise persiste lo scontro tra Commissario ad Acta, Regione Molise e ASREM sulla proposta da inoltrare, sorge il dubbio che tale confusione sia funzionale a tutti coloro che osteggiano il potenziamento del sistema sanitario pubblico e che nel periodo di affiancamento/commissariamento statale 2007-2020 hanno contribuito a indebolire la sanità pubblica con scelte opinabili che non hanno eliminato il disavanzo finanziario, hanno spostato posti letto, esami diagnostici e attività ambulatoriali verso le strutture private, e non hanno garantito i Livelli Essenziali di Assistenza ai cittadini.

Si tratta di capire se il mancato riscontro alle sollecitazioni sottoscritte da n.100 Sindaci, forze politiche e sociali, associazioni e comitati, si ponga in linea con le scelte dei Governi succedutisi dal 2007 al 2020 o se al contrario sia addebitabile all’eccesso di pressione esercitato dalla pandemia sul Ministero della Salute. Qualunque sia la motivazione è arrivato il momento di non far proseguire oltre un conflitto, vero o presunto, che umilia un’intera Regione e penalizza ingiustamente tutta la popolazione molisana per chiare e precise responsabilità dello Stato.

Articolo precedenteL’Agrimercato di Campagna Amica a Campobasso amplia la propria offerta di prodotti: Arrivano anche le lumache
Articolo successivoSata di Pozzilli a rischio, D’Uva (Confintesa) scrive a Regione e Prefetto: “Convocare subito tavolo tecnico”