Una sanità pubblica fatta di numeri, non ci interessa! “Apprendiamo (ma non avevamo dubbi sulla zelante tempistica degli addetti ai lavori!) dai mezzi di informazione, della imminente chiusura del punto nascite dell’ospedale di Termoli in quando al di sotto delle 500 unità di neonati previsti dalle norme Balduzzi! Balduzzi, che piaccia o meno, è superato con buona pace dei nuovi governanti i quali sono stati chiamati dagli italiani a sedere nei palazzi romani in virtù delle loro feroci critiche rivolte a quelli che c’erano prima di loro! Ebbene, adesso hanno i numeri e la baldanza per rovesciare tutto il rovesciabile, a partire magari proprio dal decreto Balduzzi e dalle norme antisociali e anti territorio in esse comprese.

Non ci sono mai piaciuti i numeri freddi e sterili, figuriamoci se associati ai problemi della salute e delle connessioni territoriali! Chi, nel governare, si affida alla logica quantistica, ha falliti il nobile intento della politica, quella per capirci, deputata a fare ragionamenti e scelte volte al benessere dei cittadini, non quella dei professori di matematica! Al 5 più cinque ci arriviamo pure noi, non c’è bisogno di spendere milioni di euro per indire elezioni, basterebbe chiedere i curricula ai docenti delle scuole medie e vedere chi fra loro sappia fare le addizioni e le sottrazioni!

No, ci dispiace, il buon governo non è quello della freddezza, non è quello che ti sbatte di qua e di la del territorio regionale a seconda dell’umore dei ragionieri, non è quello che fa nascere tuo figlio quanto più lontano dal proprio territorio del sentire e delle memorie, dei padri, dei nonni, delle generazioni che caparbiamente hanno deciso, nonostante le difficoltà ambientali, di rimanere nella terra che gli ha dato i natali proprio per amore ed attaccamento, nella consapevolezza di voler piantare altre nuove radici attraverso il frutto del grembo delle donne del luogo.

No, dicono i ragionieri, Balduzzi ne vuole 500! Ebbene, perché non viene lui a farne 500! Ma che ragionamento volgare ed egoistico è mai questo! E basta con queste oscene giostre, con questi ragionamenti calati dall’alto irrispettosi di tutto e tutti! Esistono (vivaddio!) gli ospedali pubblici territoriali e a questi bisogna dare tutte le attenzioni del caso, se esistono un motivo ci sarà, quello stesso motivo che partiva dall’esigenza e dalla necessità di dotare i centri maggior, più popolosi e più critici, di quelle strutture rispondenti ai motivi fondanti della costituzione, quel diritto intoccabile che vuole il rispetto della salute e della certezza che si sia fatto il possibile per garantire vicinanza e celerità nei soccorsi e nelle cure!

Ebbene, questi ospedali vanno difesi e salvaguardati senza tentennamenti, costi quel che costi, magari con un ombrellone in meno, ma con un bimbo in più nella propria città! Questo Comitato si opporrà a qualsiasi tentativo maldestro di scippi fantasiosi ai territori e nell’esprimere solidarietà e vicinanze agli amici di Termoli, si dichiara pronto ad affiancare tutti quei cittadini che decidano di opporsi a decisioni non volute dal popolo locale!

Il portavoce

Emilio Izzo

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