di Tonino Atella

I lettori segnalano, sottolineano e pongono interrogativi precisi. Accade a Venafro, dove sono ricorrenti le segnalazioni di tanti attenti cittadini ambosessi e di ogni età circa la funzionalità o meno della macchina amministrativa locale in materia di restauri, recuperi e riutilizzi degli edifici scolastici locali. A partire dal “Montessori” di Via Acquedotto, sino ad un decennio addietro riservato ai più piccoli tra gli alunni e certamente il più bello e ideale tra le strutture didattiche pubbliche della città, essendo situato nel cuore del centro storico, lontano da traffico, pericoli e rumori, ed in quanto tale l’optimum per la migliore crescita socio/educativo/didattica delle generazioni future. “Chiuso ed evacuato da un decennio buono -sottolinea  la gente comune- così è rimasto ! Del tutto abbandonato, nonostante “la fame” della città in quanto a edifici scolastici pubblici. Struttura quella del “Montessori” che, una volta riaperta e riutilizzata, apporterà anche tanti vantaggi alla Venafro Antica, finalmente rivitalizzata dai minori e dalle loro famiglie, con conseguenti ritorni economici positivi. Ma intanto il magnifico complesso scolastico di Via Acquedotto, ricco di spazi all’interno ed all’esterno, è sempre inesorabilmente chiuso ed abbandonato in attesa che riapra una buona volta, a restauro avvenuto ovviamente”.

Spostandoci altrove ci s’imbatte in altro edificio scolastico pubblico come la Scuola Media “Pilla” di Via Maiella, tra le strutture d’eccellenza in fatto di scuole statali a Venafro, ma a sua volta da anni evacuato a seguito dell’ultimo sisma avvertito a Venafro, abbandonato e lasciato in balìa di tutto e di tutti. La vegetazione spontanea l’ha di fatto assaltato (!), i vandali l’hanno preso di mira distruggendo tantissimo, mentre si vuole che qualcuno se ne serva per dormirvi all’interno ! “Tempo addietro -puntualizzano diversi venafrani- s’era sbandierato l’accredito al Comune di Venafro di consistenti fondi pubblici per il recupero degli edifici scolastici cittadini. Ci chiediamo : le procedure d’intervento sono in atto o sussistono problemi ? Sinceramente si era sperato  che i lavori ci sarebbero stati nell’immediatezza, ma i mesi passano e niente si muove, mentre intemperie e vandalismi la fanno da padroni. Nel frattempo le nuove generazioni venafrane continuano ad essere ospitate ed a studiare in ambienti e strutture nient’affatto adatte e confacenti, come la stessa stampa nazionale ha appena scritto e rimarcato con conseguenti giudizi negativi per l’immagine della nostra città !”. La conclusione del discorso : “Sollecitiamo il massimo e tempestivo impegno dei soggetti preposti -è l’invito perentorio dei venafrani- perché piccoli, fanciulli e giovani dei nostri giorni fruiscano una buona volta di strutture, ambienti e servizi idonei alla loro migliore crescita sia come alunni che come cittadini. In modo tale che di Venafro si possa parlare finalmente in termini positivi !”.

Articolo precedenteCalcio a 5, la Frenter Larino osserverà il turno di riposo per dare spazio alla Coppa Italia
Articolo successivoRivoluzione in Giunta: arrivano i co.co.co. fedelissimi del governo, via i funzionari regionali. Violate le norme anticovid e le regole del lavoro