La mozione è stata presentata dai consiglieri comunali Antonio Battista (primo firmatario), Giose Trivisonno, Bibiana Chierchia e Alessandra Salvatore.

La Polizia Ferroviaria – POLFER – è stata costituita il 24 giugno 1907, sono passati quindi  113 anni.  Il provvedimento è di Giovanni Giolitti, allora ministro dell’Interno e ha permesso all’odierna Polizia ferroviaria di divenire l’organo di pubblica sicurezza deputato alla prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario. In data 22 Dicembre 2010 l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie ed il corpo di Polizia Ferroviaria della Polizia di Stato hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa rivolto alla sinergia tra le azioni di safety (ANSF) e security (POLFER) a tutela del diritto collettivo alla sicurezza nel trasporto ferroviario.

Così come la Polizia Stradale si occupa della sicurezza sulla rete stradale, della gestione del traffico e problematiche similari connesse, la Polizia Ferroviaria si occupa invece della sicurezza delle reti ferroviarie nonché di quella a bordo dei treni. La c.d. Polfer è finanche competente allo svolgimento di attività di indagine in materia di incidenti ferroviari. La polizia ferroviaria è l’unico reparto di polizia ad operare nelle stazioni e lungo la rete ferroviaria.

La POLFER è distribuita su 15 compartimenti con competenza regionale con sedi nelle principali stazioni italiane e posti di polizia, in altre stazioni, che si premurano di garantire adeguata tutela e supporto su tutto il territorio.

E’ competente per la rilevazione e le indagini sugli incidenti ferroviari, ed indaga su tutti i reati che avvengono in ambito ferroviario, con apposite squadre investigative; La Polizia Ferroviaria è la Specialità della Polizia di Stato impegnata a garantire la sicurezza dei viaggiatori e dell’infrastruttura ferroviaria, la prevenzione e repressione dei reati e più in genere la tutela dell’ordine e la sicurezza pubblica in ambito ferroviario. L’esclusività di tali competenze è stata recentemente ribadita nel decreto legislativo attuativo della l. 124/2015, cd. “legge Madia”. E’ infatti evidente che il sistema di trasporto ferroviario, strategico per la mobilità dei cittadini e la vita economico-sociale del Paese nonché in costante incremento, necessiti di azioni e servizi espletati da strutture e organi in possesso di specifici know-how.

La POLFER  opera in uno scenario complesso ed in continua evoluzione che richiede professionalità e competenze sempre più spiccate.

Gli uomini e le donne della Polizia ferroviaria offrono quotidianamente il loro contributo per proteggere giorno e notte i viaggiatori, a bordo dei treni o nelle stazioni, dagli “specialisti del furto”, sempre pronti ad entrare in azione, approfittando dei luoghi affollati o di attimi di distrazione delle vittime, operano per la prevenzione di reati e per prestare assistenza a chi è in difficoltà.

Nella Stazione di Campobasso sono in servizio 10 unità, tutte specializzate, che fanno  parte del Compartimento di Bari. Assicurano sicurezza e tranquillità agli operatori delle ferrovie e in particolare ai viaggiatori e agli ambienti ferroviari. Gli Agenti POLFER di Campobasso esercitano il controllo a bordo treno, le cosiddette “scorte a bordo treno”.  Sulla linea ferroviaria esercitano controlli da Campobasso fino a Casacalenda/Morcone/Isernia.  I controlli riguardano la sede ferroviaria, lungo la linea e le stazioni che notoriamente sono oramai da anni impresenziate da ogni personale del Gruppo ferrovie dello Stato. Gli Agenti POLFER svolgono attività di Polizia giudiziaria, controlli alle persone – oltre 11.000 nel 2019 – e alle cose. Numerosi sono stati gli arresti effettuati. Sono in stretto rapporto con la Questura di Campobasso e effettuano anche posti di blocco stradale – spesso li vediamo in pattugli sopra la Stazione ferroviaria.

Le ultime notizie riportano di una proposta del Ministero degli Interni ai Sindacati per una soppressione del posto POLFER di Campobasso con gravi e pesantissime ripercussioni sulla sicurezza in ambito ferroviario e anche in  città, considerata l’azione di prevenzione attualmente esercitata dalla Polizia Ferroviaria di Campobasso. La soppressione  produrrebbe gravi conseguenze sulla sicurezza delle reti ferroviarie regionali. Se la decisione dovesse essere confermata essa  precluderà al CAPOLUOGO DI REGIONE la fondamentale presenza di un indispensabile presidio di sicurezza della rete ferroviaria e per la città,  si pensi che ad Isernia il posto di Polizia ferroviaria è stato già chiuso da diversi anni causando il peggioramento tangibile delle condizioni di sicurezza di quei siti. Senza il Posto POLFER si perderebbe infatti una attività di prevenzione del crimine e un filtro facente parte del sistema sicurezza di Campobasso,  non ci sarebbe la vigilanza nelle sale di attesa, negli spazi ferroviari,  nei parcheggi, generando un appesantimento  notevole a carico della Questura di Campobasso.

Considerato che in diverse occasioni si è sottolineato come il nostro territorio, chiuso e stretto tra zone con un’alta presenza di attività delittuose è fortemente a rischio criminalità   (rischio che non può e non deve essere sottovalutato) esercita una funzione di “frontiera alla espansione  di attività criminali dalle zone contermini non è nelle condizioni di sopportare  provvedimenti che abbassino i livelli di sicurezza. Considerato che se ad oggi la nostra Regione, nonostante il nostro sia un territorio decisamente sovresposto al rischio criminalità, può   avere condizioni di sicurezza accettabili lo deve certamente alla presenza fattiva e professionale di tutte le Forze dell’Ordine,

tutto ciò premesso

Il CONSIGLIO COMUNALE DI CAMPOBASSO fa voti al MINISTERO DEGLI INTERNI affinché ritiri la proposta della chiusura del Posto di Polizia Ferroviaria a Campobasso.

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