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giovedì 28 Marzo 2024
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Governo Gentiloni al via. Boschi sottosegretaria, Alfano agli Esteri

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Alle 20 il giuramento del nuovo esecutivo. Le new entry: Minniti (Interno), Finocchiaro (Rapporti Parlamento), Fedeli (Istruzione), De Vincenti(Coesione territoriale) e Lotti (Sport). Fuori i “verdiniani”: “Non voteremo la fiducia”.

 Alle 20 il giuramento del nuovo esecutivo. Le new entry: Minniti (Interno), Finocchiaro (Rapporti Parlamento), Fedeli (Istruzione), De

Paolo Gentiloni ha sciolto la riserva e accettato l’incarico di formare il nuovo governo. Il premier ha quindi presentato la lista dei ministri al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il nuovo governo giurerà stasera alle ore 20. “Domani e dopodomani il governo chiederà la fiducia alle Camere”, ha detto Gentiloni.

Boschi sottosegretario alla presidenza – Il premier ha proposto la nomina di Maria Elena Boschi a sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

Ministri con portafoglio – Angelino Alfano agli Esteri. Marco Minniti agli Interni. Andrea Orlando alla Giustizia. Roberta Pinotti alla Difesa. Pier Carlo Padoanall’Economia. Carlo Calenda allo Sviluppo economico. Maurizio Martina alle Politiche agricole. Gianluca Galletti all’Ambiente. Graziano Delrio alle Infrastrutture e ai Trasporti. Giuliano Poletti al Lavoro. Valeria Fedeli all’Istruzione. Dario Franceschini ai Beni Culturali. Beatrice Lorenzin alla Salute.
Ministri senza portafoglio – Anna Finocchiaro ai Rapporti con il Parlamento. Marianna Madia alla Semplificazione e Pubblica amministrazione. Enrico Costa agli Affari regionali. Claudio De Vincenti alla Coesione Territoriale e al Mezzogiorno. Luca Lotti allo Sport.

Verdini: non voteremo la fiducia – Poco prima dello scioglimento della riserva da parte del premier incaricato era arrivata la nota dei “verdiniani” con la quale si sono sfilati dal nuovo esecutivo. “Non voteremo la fiducia a un governo che ci pare al momento intenzionato a mantenere uno status quo, che più dignitosamente sarebbe stato comprensibile con un governo Renzi-bis”, hanno fatto sapere Denis Verdini e Enrico Zanetti. Sulla carta il governo Gentiloni può contare in Senato su una forbice che va da un minimo di 160 voti a un massimo di oltre 170. Quindi il gruppo di Verdini – in tutto 18 – non risulta, secondo il pallottoliere, determinante perché il nuovo Governo a Palazzo Madama incassi la fiducia.

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