A giorni si festeggia il Carnevale 2023, ovunque simbolo del divertimento e del sorriso grazie a maschere, travestimenti e partecipazione popolare. Si sorride spensieratamente prima dell’entrata della quaresima, sinonimo di rinunce e vita più morigerata. Ed allora, prima dell’avvento de Le Ceneri, libero sfogo all’inventiva dell’uomo con maschere di ogni tipo, musica, sfilate, colori e sorrisi a go/go. Venafro ovviamente non sfugge a tanto e già si preannuncia un divertentissimo corteo mascherato promosso dalla comunità del vico Parasacco, cuore del “Mercato” il salotto buono della Venafro Antica, non nuova ad iniziative sociali. Parimenti non mancheranno altre iniziative carnevalesche in città per festeggiare come si conviene il particolare appuntamento dell’anno. Dopodichè, giusto il significato del termine “carnevale” ossia “togli la carne”, niente più bagordi e tavole succulenti nei giorni successivi, bensì vita più tranquilla e morigerata con la quaresima. Ed allora divertimenti a go/go con la chiusura di carnevale, mangiando, divertendosi, sorridendo, cantando, sfilando e bevendo ! Il carnevale oggi ? Divertente, ricco e coinvolgente nel solco appunto della tradizione e della tipicità. L’età moderna lo condiziona e caratterizza con cortei, sfilate e maschere bellissime, ed a giorni con gli ultimi giorni di carnevale 2023 di domenica 19 e martedì 21 se ne avrà piena conferma. Il carnevale un tempo?

Altrettanto bello e coinvolgente, anzi con spunti unici ed indimenticabili. Prendiamo lo storico carnevale venafrano. Maschere e sfilate tipiche erano “Le gonne corte”, quando appunto una gonna più corta del solito faceva fare pazzie …, e “La morte di Carnevale”, il corteo carnevalesco inscenato da operai, agricoltori ed ortolani. Questi partivano dal centro storico tutti vestiti di bianco, accompagnando in corteo funebre e con lacrime, disperazione e grida di dolore carnevale morto (alias un pupazzo di paglia ben camuffato) per andarlo a scaraventare nel laghetto di corso Lucenteforte dopo aver attraversato piazze e strade cittadine e piangendo a dirotto per la disperazione. Si ! Era questo il tradizionale carnevale di paese dei decenni andati ! Ma c’era – voglia Dio- anche il carnevale divertente, che faceva sorridere e che coinvolgeva un sacco. C’era infatti “La Follia”, il più tipico e tradizionale dei carnevali venafrani. Un gruppo mascherato di 30 e più personaggi in maschera, con orchestrina e cantanti al seguito, e soprattutto con lei al centro, La Follia, giovane bellissima e che danzando e cantando faceva impazzire “pedagoghi ed avvocati –come cita il testo de La Follia, scritto nel tempo che fu dal venafrano Francesco Reglieri- e voi medici, speziali, negozianti ed impiegati, inneggiate ai baccanali ! Chi vuol vivere sempre bene e lontan dalle sventure, pigli il mondo come viene, mandi al diavolo le cure! Largo dunque alla Follia, alla Diva dei banchetti ! Largo a Lei che per la vita spande i fiori ed i confetti !”. L’ultima completa e coinvolgente rappresentazione de La Follia a Venafro ? Di recente è stata riproposta, ma quella del 1983 è rimasta negli occhi e nei ricordi di tutti. Tantissima gente in strada ad aspettare ed accogliere con sorrisi ed applausi il meraviglioso corteo carnevalesco, offrendo volentieri dolci e bevande, e divertendosi assieme e con La Follia ! Carnevali trascorsi che restano indelebili e che a distanza di decenni continuano a far sognare e divertire. Consigli per il prossimo carnevale 2023 ? Partecipare e sorridere, lasciando stare schiume e bombolette spray che lungi dal divertire, infastidiscono e sporcano non poco. Capito ragazzi ? Speriamo …

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