La giustizia, spesso caratterizzata dalla sua lentezza e talvolta lontana dalle nostre aspettative, fa finalmente sentire la sua presenza, influenzando il destino di qualcuno, sia per il bene che per il male. Questa storia è solo un caso tra tanti, un percorso segnato dai ritardi nelle aule di tribunale, ma che ha restituito la dignità a qualcuno che si riteneva privo di credibilità. L’oscurità della malvagità umana può persino spingersi ad inventare cose inesistenti al solo scopo di screditare qualcuno. Questo è il caso di un giovane proveniente da Venafro, il quale ha riacquistato la sua dignità grazie ad una sentenza di assoluzione per un crimine mai commesso. C.C. e T.A., anche loro originari di Venafro, lo hanno ingiustamente accusato anni fa, ma la Corte d’Appello di Campobasso ha finalmente prosciolto l’imputato poiché il suo comportamento non è reato. Luigi Di Nardo desidera esprimere la sua gratitudine nei confronti degli avvocati che lo hanno difeso e, soprattutto, verso quella stessa giustizia che, seppur impiegando un tempo considerevole, ha fatto finalmente la sua comparsa, come accade sempre.