L’associazione Adoc Molise accoglie con soddisfazione la notizia dell’approvazione da parte del Consiglio regionale della Regione Molise della legge “per la limitazione del gioco d’azzardo patologico e la prevenzione della ludopatia”.
L’associazione aveva già partecipato attivamente alla discussione nella Commissione competente, proponendo e presentando alcuni emendamenti.

“Sono anni che l’Adoc Molise – dichiara il Presidente regionale Nicola Criscuoli – cerca di sensibilizzare le coscienze della cittadinanza e le politica locale su una problematica così fortemente e drammaticamente presente nel nostro territorio: non dobbiamo dimenticare che è il Molise a registrare la percentuale più alta di gambler, circa il 13%. Ottima notizia, pertanto, è l’approvazione della legge. Ora, però, è fondamentale far applicare i principi della nuova norma sul territorio regionale”.

L’Adoc Molise evidenzia come il gioco d’azzardo sia ancora lontano dall’essere sconfitto. Il giro d’affari mondiale del gioco d’azzardo è di 380 miliardi di euro.  Di questa torta enorme la fetta italiana rappresenta più del 22%, configurandosi così come il primo mercato del gioco d’azzardo in Europa ed il terzo, nel mondo. Nello specifico, le cifre sono di quelle che fanno tremare i polsi: 84,5 miliardi di euro spesi nel gioco in Italia nel 2014. Parliamo di “Gratta e Vinci”, slot machine, scommesse, giochi on line, etc.

Un’offerta pervasiva che irrompe nella nostra vita quotidiana presidiandone capillarmente i luoghi maggiormente frequentati in modo particolare tv ed internet. Un giro d’affari che vale più del 5% del Pil, praticamente la terza impresa del Paese. Dal 2005 al 2014 la raccolta dei giochi di Stato è cresciuta del 191%, le entrate erariali soltanto del 30%, un effetto distorsivo dovuto ad una imposta indiretta sul gioco d’azzardo in media pari all’ 8,7%, la più bassa mai applicata ad un bene di consumo. Nel contempo, le società di betting, scommesse e casinò on line contabilizzano costi e ricavi gestionali nei paradisi fiscali.

Ovviamente, con il volume di affari esponenzialmente in salita cresce anche il numero delle persone che gioca d’azzardo. Per rimanere in tema di statistiche, in Italia un giocatore su due è «malato» di gioco d’azzardo, in Molise circa il 13% dei giocatori. Una vera e propria patologia, un alert sociale che ha anche dei costi riflessi spaventosi. Un “morbo” che, quando colpisce, affligge indifferentemente giovani, adulti e anziani, uomini e donne. Nelle sue forme più virulente, crea dipendenza.

Articolo precedenteTermoli – Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo: Viva soddisfazione per il bilancio del 2016. La sfida del prossimo anno si chiama Bit
Articolo successivo300mila euro di fondi europei indebitamenti percepiti: Tre imprese nel mirino della Finanza