Col presente appello, rivolto al Presidente del Consiglio della Regione Molise e a tutti i componenti del Consiglio regionale, le OO.SS. chiedono un ulteriore impegno e sforzo alla Regione Molise per prospettare una soluzione positiva della vertenza GAM.

Al termine di un percorso così delicato e complesso non possiamo permetterci di perdere l’occasione per il rilancio della filiera avicola molisana e per la definizione di alternative accettabili per i 280 lavoratori.

Il tempo è tiranno e l’imminente arrivo dell’8 marzo, data in cui dovrà essere saldato il prezzo da parte di Agricola Vicentina per l’aggiudicazione definitiva del Lotto 1, ci obbliga a impegnare il Consiglio regionale di oggi, 21 febbraio, a trovare un’adeguata soluzione alla questione in tempi rapidi e, di conseguenza, consentire a tutte le Parti di arrivare alla
sottoscrizione di un accordo.

I 280 lavoratori vedranno lo scadere della CIGS per aziende in area di crisi complessa il prossimo 4 novembre; successivamente gli stessi non avranno alcuna garanzia sul loro futuro e su eventuali ammortizzatori sociali e, visti i tempi lunghi definiti nel piano industriale dell’azienda per la ripresa delle attività produttive, la responsabilità obbliga tutti a non lasciare i lavoratori senza un adeguato sostegno al reddito.

Si creerebbe un problema sociale insostenibile. Dopo anni di totale assenza di una realtà imprenditoriale e soprattutto di un appropriato progetto di rilancio dell’intera filiera, è fondamentale trovare rapidamente una soluzione, in modo da poter favorire la partenza del piano industriale presentato dal Gruppo Amadori che, seppur con molte incognite, è ad oggi l’unica alternativa percorribile.

La consapevolezza della complessità delle lavorazioni in un comparto industriale di questa
natura, in particolare modo delle lavorazioni del macello caratterizzate da movimenti pesanti, ripetitivi ed usuranti, attirano l’attenzione sul potenziale reimpiego dei lavoratori GAM, molto difficile da garantire per molti di loro, vista l’età media degli stessi e le molteplici prescrizioni mediche che purtroppo si sono accumulate nel tempo.

Pertanto, i lavoratori hanno bisogno che la Regione Molise trovi, entro i primi giorni di marzo, ulteriori risorse da investire nelle politiche attive. Chiediamo di dare particolare attenzione all’incentivo per l’esodo anticipato, in quanto l’utilità dello strumento non è sostenuta dall’adeguatezza delle risorse ad oggi dichiarate, palesemente insufficienti per dare una possibilità di futuro ai lavoratori e alle loro famiglie.

Siamo convinti della necessità di mettere in campo tutte le azioni necessarie per permettere il rilancio della filiera avicola molisana, l’unica delle vertenze che hanno coinvolto la Regione Molise negli ultimi anni, che può chiudersi positivamente.

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