“L’unica priorità per l’Ugl è salvaguardare non solo il reddito ma il lavoro nel suo insieme opportunità concreta per ridare piena dignità ai 270 lavoratori del Gruppo Avicolo Molisano, in Cig dal mese di dicembre 2013”.
Così Paolo Mattei, segretario nazionale Ugl Agroalimentare, a termine dell’incontro di oggi al Mise.
“Il rilancio della filiera avicola del Molise – prosegue Mattei – è possibile solo attraverso il riconoscimento dell’area di crisi e l’utilizzo dei 16mln del PSR previsti per la programmazione 2014 – 2020”.
“Poco prima dell’inizio dei lavori – precisa Mattei – è giunta la notizia dell’ammissione di Gam al concordato preventivo con soluzione di continuità, sulla base della richiesta avanzata nel luglio del 2014”.
“Il Ministero per lo Sviluppo Economico, inoltre, ha accolto la richiesta avanzata dall’Ugl, unitamente agli altri sindacati presenti, di assumere un ruolo attivo nell’opera di scouting per operatori interessati a investire nella filiera avicola molisana. Il Mise inoltre si è impegnato ad avviare l’elaborazione della bozza dell’accordo di programma già dalla prossima settimana”.
“Domani le rsu della Gam sono state convocate dall’azienda per un incontro tecnico con Avi Molise, la vincitrice della gara per l’affidamento temporaneo dell’area incubatoio, in vista della firma del contratto”.
“L’Avi Molise punterebbe all’assunzione di 40 dipendenti, di cui 30 dell’incubatoio. Forte la preoccupazione delle rsu dopo aver visto fallire il percorso portato avanti per mesi con Area Food. Nel corso dell’incontro al Mise i rappresentanti dei lavoratori hanno più volte ribadito che avrebbero ritenuto più opportuno che una simile convocazione giungesse da parte della Regione stessa, e non dall’azienda, alle segreterie regionali”.
“Per l’Ugl Agroalimentare è necessario tracciare un percorso definitivo che – conclude – restituisca ai lavoratori della Gam la visione di un futuro che vada oltre i prossimi 18 mesi e ciò sarà possibile solo con un intervento sinergico che favorisca l’insediamento di imprenditori che abbiamo una reale volontà di ricostituire non solo una filiera avicola ma una vera eccellenza per l’Italia”.