Le recenti, drammatiche vicende del terremoto che ha colpito il basso Molise, con i conseguenti problemi di percorribilità della Bifernina, hanno riproposto prepotentemente all’attenzione la necessità di disporre di collegamenti viari sicuri e veloci per una regione, come il Molise, che ha urgente bisogno di infrastrutture per migliorarne la vivibilità.

Autostrada o superstrada?

“La questione non è schierarsi a favore di una o dell’altra opzione. Dobbiamo avere chiaro l’obiettivo, che costituisce da sempre anche la priorità: uscire dall’isolamento. Come farlo è una scelta politica. E’ chiaro che – aggiunge il Presidente dell’Ance Molise – l’autostrada poteva risultare decisiva per lo sviluppo dell’intera area territoriale della nostra piccola realtà regionale, rilanciando le aree industriali di Termoli, Campobasso-Bojano e Isernia-Venafro, con un più veloce collegamento del traffico merci ed uno sviluppo delle aree interne dal punto di vista anche turistico, un rilancio che avrebbe interessato anche tutte le imprese molisane che operano nel settore dell’edilizia, alle prese con una crisi che le vede soccombere giorno dopo giorno. Ma, come dicevo, si potrebbero prendere in considerazione anche altre soluzioni: l’Ance Molise si è sempre dichiarata pronta e disponibile a discutere di opzioni diverse, purchè nell’interesse dei cittadini e delle imprese. Dunque, anche la superstrada a quattro corsie, come prosecuzione diretta dell’attuale bretella Roccaravindola – Sesto Campano, fino a raggiungere quello che sarà il nuovo casello autostradale di Mignano Montelungo, con un solo innesto autostradale sull’Autostrada del Sole, è una soluzione da prendere seriamente in considerazione. Anche questa sarebbe un’opera strategica, in grado di ottimizzare e migliorare, pure sotto il profilo della sicurezza e dei tempi, il collegamento del Molise con il Lazio, in direzione Roma, e con la Campania, verso Napoli e Caserta; inoltre, consentirebbe di risolvere il grave problema, di natura ambientale e sociale, che riguarda il traffico di Venafro, evitando l’attraversamento del centro abitato dei mezzi pesanti”.

Su questa arteria, a ottobre del 2016, è partito a Palazzo Vitale il confronto per la sua realizzazione con l’allora Presidente Frattura, l’assessore alle infrastrutture e i rappresentanti delle istituzioni territoriali e delle società interessate, Regione Campania, Provincia di Caserta, Comuni di Mignano Montelungo e Sesto Campano, Anas spa e Autostrade italiane spa.

Da allora, però, nessuna novità.

“Diamo tempo – dice GALASSO – al nuovo esecutivo di ponderare bene la situazione nell’interesse dei molisani. L’interesse dei costruttori, che sono prima ancora cittadini di questa regione, è avere il quadro chiaro delle risorse a disposizione e certezza dei tempi di realizzazione dell’intervento che, però, non può scontare tempi biblici e va necessariamente coordinato con un piano organico di interventi volto alla risistemazione complessiva della viabilità regionale”.

“In questo contesto – conclude il Presidente dell’Ance – la priorità va data alla realizzazione di un’alternativa concreta alla Bifernina, una bretella di collegamento che consenta di accorciare i tempi di percorrenza, oggi divenuti troppo lunghi, e di farlo in sicurezza. Ciò costituirebbe il primo passo per far uscire concretamente il Molise dall’isolamento a cui non può e non dev’essere condannato”.

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