La giustizia italiana fa sorridere, ma in questo caso ci sarebbe da piangere. Migliaia di euro spesi per giungere all’assoluzione.

Accusato per il furto di un ovetto Kinder del valore di un euro, il processo dura tre anni e alla collettività costa migliaia di euro. Questa è la storia che vede protagonista un giovane salentino di diciotto anni, che il tribunale di Taranto, alla fine, ha assolto perché il fatto non sussiste. L’accusa riteneva che, nell’agosto 2009, il ragazzo avesse rubato un ovetto di cioccolato da una bancarella nella località balneare di Montedarena. Il diciotenne ha dovuto affrontare un processo durato ben tre anni per vedere riconosciuta la sua innocenza. E’ stato scagionato grazie ai pantaloni a vita bassa che indossava, perchè non potevano consentire l’inserimento nella tasca dell’uovo Kinder. Una storia quasi ridicola, se non fosse per i soldi pubblici spesi nel processo. Fra atti, notifiche, tempo da dedicare e documenti da scrivere per cancellieri, magistrati e avvocati, infatti, il costo del processo si è aggirato intorno alle migliaia di euro.
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