Il motivo della corale difesa d’ufficio? L’intervento dell’onorevole Antonio Di Pietro nel question time alla Camera dei Deputati.

Abituati a parlare poco e a sparlare parecchio, soprattutto quando sguinzagliati a dovere, i rappresentanti molisani del Pdl hanno deciso di intervenire tutti insieme in difesa dell’ormai sempre più indifendibile presidente-commissario.

Il motivo della corale difesa d’ufficio? L’intervento dell’onorevole Antonio Di Pietro nel question time alla Camera dei Deputati svoltosi l’altro ieri.

I vertici molisani del Pdl non hanno gradito le parole del presidente dell’Italia dei Valori e come in un libro già letto si sono scatenati tutti insieme seguendo un ordine ormai chiaro a tutti.

Il problema, per gli autorevoli esponenti del Pdl molisano, è solo d’immagine. L’opposizione denigra, non offre contributi fattivi, provoca e alimenta la sfiducia nella gente. E poi il solito canovaccio sul quale ricamare: una macchina del fango quella messa in moto dal centrosinistra. Una macchina alimentata da accuse infamanti e persecutorie, tese a distruggere la reputazione del presidente Iorio.

E’ il solito giochetto, al quale siamo purtroppo abituati da tempo e proprio per questo non regge più: spostare l’attenzione dal vero problema per non affrontarlo e, soprattutto, per evitare che la verità sul disastro sanitario venga fuori.

L’intervento, annunciato, dell’onorevole Di Pietro ha scatenato una serie di accuse che non reggono alla prova dei fatti: è a tutti noto che la Sanità molisana è malata di politica e gli effetti collaterali sono devastanti. Non è più un diritto ma nel tempo è diventato un terreno di conquista, un luogo dove fare politica alla sola ricerca del consenso, un sistema che però continua ad accumulare debiti e a tagliare servizi, fatto questo evidente e che non può essere taciuto. Non si possono nascondere le enormi criticità che vive il settore alle prese da tempo con tutte le scelte coraggiose che il Governo regionale in undici anni non ha mai inteso assumere.

Troppo facile accusare gli altri di avere una posizione chiara, netta e fondata solo su atti e documenti certi. Troppo semplice glissare sulle motivazioni, tutte comprovabili, dell’azione politica che l’onorevole Di Pietro ha intrapreso da tempo nei confronti della sua terra.

La realtà supera la fantasia: tutti si sentono chiamati in causa nella difesa ad oltranza del presidente Iorio ma nessuno dei fedelissimi scesi nell’arena ha avuto il coraggio di affrontare il vero motivo del contendere. Solo accuse, nessun cenno ai motivi della richiesta avanzata dall’onorevole Di Pietro al ministro della Salute: “può il fallito svolgere il compito di curatore fallimentare di se stesso?”.

Paolo di Laura Frattura

Articolo precedenteFenice Volley Isernia, a Castello l’ultima trasferta della regular season
Articolo successivoIstanza di chiarimento e sollecito al Tavolo Tecnico Interministeriale, sul disavanzo Sanitario del Molise