La crescita di Fratelli d’Italia in termini percentuali non è un caso fortuito.

La campagna di adesioni del partito di Giorgia Meloni passa per l’allargamento di simpatizzanti e tesserati che si avvicinano non solo per coerenza di posizioni della classe dirigente, nazionale e locale, ma anche per la voglia di diventare un partito che allarga i propri orizzonti e si prepara ad essere forza di governo.

E’ quanto sta accadendo in Molise dove la dirigenza del partito guidato da Filoteo Di Sandro, a dispetto dell’isolamento politico subito a livello regionale con il governo Toma, sta raccogliendo adesioni e apprezzamenti che travalicano gli steccati aprendo le porte anche a nuovi interlocutori politici che vanno dai soggetti politici territoriali moderati fino agli scontenti del Partito Democratico.

Angelo Michele Iorio, Filoteo Di Sandro, Luciano Paduano

La convetion di lunedì 30 maggio ad Agnone segna dunque non solo la ripartenza di un’azione politica consequenziale alla opposizione fatta al governo dem di Frattura, ma segna anche la partenza di un’azione politica di un centrodestra anomalo, quello guidato da Toma, che si è mantenuto vicino e uguale a quello del quinquennio precedente. Toma specchio di Frattura non è solo una critica politica ma la costatazione di fatto di una situazione regionale ormai non più tollerabile per un Molise che, attraverso la conservazione dello status quo creato dal Pd, è stato destinato all’inesorabile declino di cui oggigiorno la popolazione sente il peso.

Massimiliano Scarabeo, Angelo Michele Iorio, Aida Romagnuolo

Fratelli d’Italia Molise si propone così di essere l’elemento trainante di un centrodestra unito che metta in campo anche forze civiche che raccolgano la volontà di quanti, nei più disparati settori, abbiano voglia di mettere la loro professionalità al servizio del bene comune.

La parla d’ordine per il rilancio politico è: competenza.

Non è stato di certo un caso, infatti, la presenza dell’ex presidente della Regione Molise Michele Iorio in sala. Lo stesso Michele Iorio che la voce di Giorgia Meloni su territorio, ossia Filoteo Di Sandro, ha già dichiarato di essere l’uomo giusto alla guida del Molise per il prossimo quinquennio.

E mai location più opportuna è stata la scelta della città di Agnone, tanto decantata dagli attuali amministratori regionale da continuare a lasciarla in isolamento, insieme alle altre realtà dell’Alto Molise, non solo nel settore sanitario ma anche con la scelta politica di non finanziare l’infrastruttura prioritaria (la Fresila) riprogrammando 40 milioni già a disposizione.

La convention altomolisana è solo la prima di quella che porterà i vertici del partito di Giorgia Meloni a girovagare in lungo e largo per il Molise.

Filoteo Di Sandro, Angelo Michele Iorio, Aida Romagnuolo, Massimiliano Scarabeo, Luciano Paduano, Elisabetta Lancellotta sono solo alcuni nominativi presenti. L’incontro, promosso dal dipartimento regionale di Fdi, vede la spinta di due storici esponenti del centrodestra agnonese: l’ex sindaco Lorenzo Marcovecchio, l’ex consigliere comunale Germano Masciotra, l’avvocato Scuncio e il consigliere comunale Di Perna.

Elisabetta Lancellotta

Assente, ma pare non sia la prima volta, l’alter ego del governatore Toma, Quintino Pallante, assessore regionale ai trasporti e capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia che non si riconosce nell’azione politica svolta dal suo partito sul territorio molisano.

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