Scattata in Francia la consegna del silenzio per i dieci candidati alle presidenziali, dopo la chiusura notturna della campagna elettorale a mezzanotte.

E domani, domenica 22 aprile, sara’ la volta delle urne, aspettando le 18:30, quando i server di Liberation saranno messi a dura prova: il quotidiano parigino ha gia’ infatti reso noto che pubblichera’ i primi exit-pool violando le disposizioni giudiziarie del procuratore Francois Molins. Il disclaimer con gli elettori per Sarkozy, questa volta, rischia di trasformarsi in una corsa finale tutta d’un fiato, perche’ secondo i sondaggi l’esito delle elezioni sembra ormai scontato, nonostante il recupero in extremis del presidente uscente contro il suo sfidante, Francois Hollande. 
Il socialista e’ in testa negli ultimi sondaggi realizzati in Francia alla vigilia del primo turno e al ballottaggio, previsto per il prossimo 6 maggio, registra tra i 7 ed i 14 punti di vantaggio sul rivale. Secondo BVA Hollande consolida il suo vantaggio al primo round con il 30% dei consensi su Sarko’, fermo al 26,5%. La candidata di estrema destra Marine Le Pen e il radicale Jean-Luc Melanchon per il Front de Gauche si aggirano intorno al 14%, mentre al ballottaggio Hollande vincerebbe col 57% contro il 43% dell’attuale capo dell’Eliseo. 
Per l’istituto TNS-Sofres, i due sono alla pari col 27% al primo turno e al secondo il socialista stacca Sarkozy 55% a 45%. Un terzo ed ultimo istituto, l’Ipsos, mantiene la linea del distacco a favore di Hollande al primo turno piuttosto netto, 29% contro 25,5%, di 12 punti al ballottaggio (56% a 44%). Solo i dati Ifop di due sere fa vedono ancora Sarkozy in testa al primo turno con un vantaggio di due punti sul suo rivale (28 a 26 per cento). Il tasso di indecisi resta comunque molto alto, con il 38 per cento delle persone interpellate che sostiene di poter ancora cambiare parere prima di domani. 
Ieri sera, intanto, all’ultimo giro di boa i due non si sono risparmiati colpi: Hollande, su Europe 1, si e’ detto favorevole a un taglio dei tassi della Bce, mentre Sarkozy, che in serata ha tenuto il suo ultimo maxi-comizio a Nizza ha attaccato il rivale socialista affermando, in un’intervista a Le Figaro, che ”portera’ la Francia nella stessa situazione della Spagna”. Nei giorni scorsi, chiudendo la sua campagna a Bordeaux, Hollande aveva preso in giro il presidente francese che, nonostante i sondaggi contro, continua a mostrare ottimismo: ”Ha detto di aver visto un’onda che arriva – aveva affermato Hollande – la prendera’ in faccia”. 
Cavalli di razza a parte, una sorpresa potra’ tuttavia segnarla la leader del Front National, Marine Le Pen, la terza incomoda secondo gli analisti e ”una donna meravigliosa” per la popolare attrice e cantante francese, Brigitte Bardot. L’estremista di destra, euroscettica da sempre rischia di fare incetta di consensi tra i giovani della fascia 18-24 anni: il 26% di loro sarebbe disposto a votare per lei nel primo turno delle presidenziali, secondo uno studio dall’istituto Csa. 
Il resto dell’arena politica si divide tra il cattolico ed ex ministro dell’Educazione nazionale Francois Bayrou del Movimento democratico, il progressista Jean-Luc Melenchon della sinistra radicale ed Eva Joly, del Movimento ecologista indipendente. Poi l’operaio Ford Philippe Poutou del Nuovo partito Anticapitalista, Nathalie Arthaud di Lotta operaia e il parigino Nicolas Dupont-Aignan per Alzati Repubblica.
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