Tre candidati sindaci, forse addirittura quattro se non cinque o addirittura sei, per le amministrative venafrane di metà maggio, francamente troppi e gli elettori appaiono interdetti

 

Si voterà il 14 e 15 maggio prossimi per il rinnovo del Consiglio Comunale di Venafro, col termine ultimo per la presentazione delle liste dei candidati alle h 12.00 del 15 aprile. Siamo cioè a due mesi dal voto e ad un mese dalle candidature, e tanto è ancora da decidere negli ambienti cittadini vicini o interessati al prossimo voto. Certo, voci e lavorìo sotto banco sono diffusi, ma di certezze nemmeno l’ombra. E’ vero, manca molto al voto e le ultime settimane saranno quelle decisive, ma intanto sotto molti aspetti si naviga a vista, per non dire nel marasma. Detto che scrivendo di siffatto tema si va unicamente verso l’ufficiosità, ossia verso affermazioni, nomi e personaggi attendibili oggi ma … già domani non più (giusta la politica e la sua relativa affidabilità in quanto ad affermazioni certe), proviamo ad incamminarci lungo il tortuosissimo percorso delle prossime candidature per le comunali di metà maggio a Venafro. Ad oggi, stando a talune voci ma già altre asseriscono tutt’altro …, ci sarebbero tre candidati sindaci in pectore, col quarto … prossimo a venir fuori. Si tratterebbe dell’avv. Alfredo Ricci, Sindaco uscente che correrebbe per la riconferma, del dr. Enzo Bianchi, primario ortopedico e già primo cittadino in precedenti legislature, e dell’arch. Luigi Viscione, presidente della Pro Loco e new entry nella politica cittadina. A questi, e qui viene … il bello meglio la folla, la ressa della imminente situazione elettorale a farsi, vanno aggiunti l’imprenditore edile Massimiliano Di Vito, già assessore in passato, e il candidato sindaco (non ancora pubblicamente espresso né manifestato) di Laboratorio 86079, il nuovo soggetto sociale che intende essere della competizione elettorale di primavera. Un’autentica folla di candidati -ben cinque, addirittura- numericamente improponibili per Venafro, dove di solito nel passato sono stati due i candidati, ed altrettanti -pensiamo- alla fine saranno anche questa volta. Ad oggi però sarebbero ben cinque ! Chi alla fine salterà, facendo un passo indietro o confluendo in altra lista e rinunciando a candidarsi a primo cittadino ? Difficile dirlo, né intendiamo ipotizzarlo per non fare torti ad alcuno, ma è fuor di dubbio che quei “poveretti” degli elettori venafrani non meritano siffatto affollamento di nomi, bensì tranquillità e maggiore chiarezza nell’accingersi ad entrare in cabina elettorale. E poi, non è affatto tutto in tema di potenziali candidati sindaci di Venafro ! Perché c’è sempre il desiderio di tanti venafrani di votare finalmente per un sindaco donna, la “sindachessa” come a qualcuno piace dire. “E’ ora, è tempo ed è il caso d‘individuare una nuova figura femminile di media età – si raccoglie in giro a Venafro – cui affidare la guida amministrativa della città. Gli uomini da noi hanno dato, è il caso che d’ora innanzi lo facciano le donne. C’è bisogno di tale sostanziale innovazione per il bene di tutti !”. Sicché, ipotizzando che ci sarà anche un’esponente del gentil sesso ad aspirare alla poltrona superiore, si arriverebbe addirittura a ben sei candidati sindaci di Venafro per il voto del 14 e 15 maggio prossimi ! Già, sin qui ben sei in totale tra cinque potenziali candidati maschi  e la prima eventuale candidata sindaco. E le liste a tanti collegati a che punto sono ? Nessuna o quasi nessuna, udite udite, sarebbe completa dei 16 nominativi occorrenti, ma quasi tutte ferme molto al di sotto. Chi è ferma a dieci nomi, più di una lista addirittura è arrivata appena ad un numero ad una sola cifra e solo uno schieramento, stando ai “si dice”, praticamente sarebbe fatto e completo. Insomma, un marasma autentico, con nomi ed ipotesi che vanno e vengono. E fino alle h 12.00 del 15 aprile, termine ultimo per la presentazione delle liste, se ne sentiranno ancora tante sia di cotte che di crude ! Con l’augurio/speranza che l’elettore venafrano vada in massa il 14 e 15 maggio in cabina a votare per rinnovare l’assemblea amministrativa del Palazzo di Città di Piazza Cimorelli e dare slancio operativo all’ente locale, apertamente bisognoso di nuova linfa vitale per le aspettative di tutti, dai giovani agli anziani.

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