di Giampiero Giunti

La Festa della Mamma è arrivata. Sì, perché quest’anno si festeggia oggi domenica 8 maggio. Si tratta di una ricorrenza laica molto sentita, dato che onora quella che è quasi per tutti una delle persone più importanti della vita. Ma ecco qualche curiosità.

La data

La festa della mamma è una delle “feste mobili”, cioè che cambiano data di anno in anno. Accade lo stesso con la Pasqua e con altre ricorrenze. Il punto fermo per quanto riguarda la data è uno solo: la Festa della Mamma cade sempre di domenica, ogni anno e senza alcuna eccezione. Di solito la seconda di maggio. Quindi, quest’anno, si celebra oggi 8 maggio.

La storia 

La festa della mamma ha un’origine molto antica, ma è sempre stata celebrata in maggio. Si celebrava già in epoca pagana, al tempo dei Greci e dei Romani, dove era legata al culto delle divinità femminili e della fertilità e segnava il rapido passaggio dal gelido e bianco inverno alla colorata e sudata estate . Da questi riti ai giorni nostri è passato molto tempo, ma lo spirito è sempre lo stesso, celebrare la donna nella più grande espressione della sua femminilità: la maternità. Ci sono poi diverse antiche celebrazioni che in qualche maniera possono essere paragonate alla festa della mamma, ma non sono correlate alla celebrazione moderna. Ad esempio, in Italia fu celebrata il 24 dicembre 1933 la Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo, nel quadro della politica della famiglia del governo fascista. Nell’occasione vennero premiate le madri più prolifiche d’Italia. La data era stata scelta in connessione con il Natale. Questa celebrazione, però, non può essere vista come l’inizio della festa della mamma in Italia, perché fu una celebrazione una tantum e perché gli intendimenti erano in parte diversi.

Le origini nel mondo

Negli Stati Uniti nel maggio 1870, Julia Ward Howe, attivista pacifista e abolizionista, propose di fatto l’istituzione del Mother’s Day for Peace (Giornata della madre per la pace), come momento di riflessione contro la guerra, ma l’iniziativa non ebbe successo. Anna Jarvis celebrò la festa moderna Mother’s Day (Giornata della madre) per la prima volta nel 1908, sotto forma di un memoriale in onore di sua madre, un’attivista a favore della pace. La celebrazione di Jarvis si diffuse e divenne molto popolare, tanto che fu ufficializzata dal presidente Woodrow Wilson nel 1914, quando il Congresso deliberò di festeggiarla la seconda domenica di maggio, come espressione pubblica di amore e gratitudine per le madri. Con l’andare del tempo questa festività si è evoluta in una festa commerciale, il cui volume di affari è superato solo dalle festività natalizie.  La festa venne introdotta nel 1917 in Svizzera, nel 1918 in Finlandia, nel 1919 in Norvegia e in Svezia, nel 1923 in Germania e nel 1924 in Austria. Successivamente molti altri Paesi introdussero anch’essi la ricorrenza.

Le origini in Italia

La festa della mamma come la si intende oggi è nata invece a metà degli anni cinquanta in due diverse occasioni, una legata a motivi di promozione commerciale e l’altra invece a motivi religiosi. La prima risale al 1956  quando Raul Zaccari, senatore e sindaco di Bordighera, in collaborazione con Giacomo Pallanca, presidente dell’Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia, prese l’iniziativa di celebrare la festa della mamma a Bordighera, al Teatro Zeni; successivamente la festa si svolse al Palazzo del Parco.

La seconda risale all’anno successivo e ne fu protagonista don Otello Migliosi parroco di Tordibetto di Assisi, in Umbria, il 12 maggio 1957. L’idea di don Otello Migliosi fu quella di celebrare la mamma non già nella sua veste sociale o biologica ma nel suo forte valore religioso, cristiano anzitutto ma anche interconfessionale, come terreno di incontro e di dialogo delle varie culture tra loro: il suo tentativo è stato ricordato, in due contributi, anche dal quotidiano vaticano. Da allora, ogni anno, la parrocchia di Tordibetto celebra ufficialmente la Festa con importanti manifestazioni a carattere religioso e culturale. Sempre a Tordibetto è localizzato, unico in Italia, un “Parco della Mamma”, progettato dall’architetto assisano Enrico Marcucci intorno ai resti dell’antica chiesa di Santa Maria di Vico, con al centro una statua della maternità, opera dello scultore Enrico Manfrini.

Il 18 dicembre 1958 Raul Zaccari – insieme ai senatori Bellisario, Baldini, Restagno, Piasenti, Benedetti e Zannini – presentò al Senato della Repubblica un disegno di legge tendente a ottenere l’istituzione della festa della mamma. L’iniziativa suscitò un dibattito in Senato, che si prolungò anche nell’anno successivo: alcuni senatori ritenevano inopportuno che sentimenti così intimi fossero oggetto di norma di legge e temevano che la celebrazione della festa potesse risolversi in una fiera di vanità. La festa comunque prese ugualmente campo in tutta Italia, e, secondo alcune fonti la data corrisponde all’8 di maggio. Secondo altre fonti, invece, la festa fu spostata per motivi commerciali nella seconda domenica di maggio e da allora rimase fissata a tale momento.

Le curiosità

LA FESTA – La festa della mamma è la terza festa (subito dopo Natale e Pasqua) più celebrata nel mondo.

LA LETTERA M – Nella maggior parte delle lingue di tutto il mondo, la parola “madre” inizia sempre con la lettera “m”.

FIORI – I fiori sono uno dei simboli della Festa della mamma, rigorosamente rossi (rose, garofani, tulipani o azalee), e rappresentano sempre un regalo gradito.

LAVORETTI – A scuola vengono fatti fare dei lavoretti ai bambini da portare poi a casa come regalo per la mamma.

I DOLCI – Molto gettonati anche i dolci, soprattutto a forma di cuore. Tipica la torta alle rose, che arriva dalla cucina mantovana e bresciana realizzata con pasta lievitata a base di burro e zucchero che prende il suo nome dalla sua forma somigliante a tante piccole rose. E’ possibile variare la ricetta arricchendola con cioccolato, marmellata, crema… e tutto ciò che piace di più alla mamma.

FRANCOBOLLO – Oltre Oceano la Festa della mamma ha sempre ricevuto una certa attenzione dei politici, forse legate al consenso politico o a ragioni affettive.  Ad esempio il presidente Roosevelt nel 1934 disegnò personalmente un francobollo ufficiale per la ricorrenza, con tanto di annullo dedicato. Nel nostro Paese le Poste hanno dedicato vari annulli filatelici alla Festa della mamma e una speciale cartolina postale, oggi oggetto da collezione.

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