Nella seconda frazione di gioco torna a brillare la squadra di casa, guidata dal colosso italo-cubano Maikel Cardona: 8-3 il punteggio alla prima pausa. Continua a macinare punti Isernia con Di Franco (è suo il primo tempo del 12-7). Poi un lungolinea di Cardona ed una veloce di Sesto portano Isernia sino ai 16-9. Un missile di Fiore firma il 18-12. E, con questo ritmo, i bianco azzurri si aggiudicano il parziale a 17.
Uno pari. Tutto da rifare. Il copione del terzo set, però, ricalca un po’ il primo. Gli ospiti provano ad imporre il proprio ritmo e lottano su ogni palla. Le squadre danno vita a lunghe serie di scambi (5-8 e 12-16 i punteggi ai time out tecnici). Cardona fa il suo, ma la squadra fatica. È 2-1 in conto parziali per il Club Italia.
Rimane il quarto set per tornare in pista ed Isernia parte determinata: un muro di Di Franco seguito da un’intuizione di Saitta e da un attacco vincente di Cardona firmano il 4-0 con richiesta di time out da parte della panchina del Club Italia.
Continua l’avanzata dei molisani (8-3 al primo stop). Rispondono, però, gli ospiti con Valsecchi, il cui primo tempo vincente vale il 15-11. Vettori e De Paola fermano gli attacchi di Fiore e Cardona, riportando le squadre in parità. Isernia prova ad accelerare, ma Roma insegue. E così prende il via il punto a punto che porta diretto sino ai vantaggi. Qui il Club Italia ha la meglio, conquistando tre punti fondamentali per la propria classifica.
Roberto Fant – Tecnico Cicchetti Isernia
“È stata una partita combattuta perché l’abbiamo resa tale. Certo, la pressione si è sentita. Dopo un avvio difficile, siamo riusciti a rientrare e, più di una volta, abbiamo avuto la possibilità di andare via. Purtroppo abbiamo sbagliato tanto, sprecando diverse occasioni importanti. Probabilmente, ha finito con l’influire anche il lato psicologico. Sono conscio che ogni partita è difficile, soprattutto quando si arriva a questo punto. Adesso però dobbiamo guardare avanti, ci aspettano le sfide contro Città di Castello e Segrate. Ogni gara, del resto, fa storia a sé ed ogni settimana di lavoro è diversa dalla precedente. Un dato è certo: dobbiamo continuare a lottare, lavorando con forza, consapevoli del fatto che non possiamo permetterci di sprecare nessun’azione”.