“Siamo veramente sconcertati per l’atteggiamento che la regione continua ad avere nei confronti del sistema della rappresentanza imprenditoriale”.

Edoardo Falcione, Presidente dell’Associazione Industriali del Molise, commenta la presentazione delle misure in favore delle imprese che stamattina gli assessori Vitagliano e Scasserra hanno fatto alla stampa.

“Non era mai accaduto che venissero adottate misure in favore delle imprese senza coinvolgere prima le associazioni di categoria interessate: in questi mesi non si è fatto mai cenno a provvedimenti di questo tipo, né le misure adottate sono state presentate in anteprima agli imprenditori, anche per una sola presa d’atto, come è d’abitudine del governo regionale. Adesso ne veniamo a conoscenza solo dai comunicati stampa. Una modalità che per il rispetto della dignità del nostro ruolo, riteniamo offensiva”.

Falcione sottolinea come una discussione preventiva delle misure da adottare in favore di settori economici non sia solo una prassi che ne facilita la comprensione, ma, come avviene anche a livello nazionale, le consultazioni con i rappresentanti delle categorie sono utili anche per migliorare l’efficacia dei provvedimenti da assumere, attraverso la condivisione dei diretti interessati. Questa prassi, inoltre, è rispettosa del ruolo che le organizzazioni rivestono sul territorio di intermediari tra i cittadini e le istituzioni.

Ma per coinvolgere le associazioni non basta convocare riunioni generiche una tantum, in cui ciascuna presenta la propria “lista della spesa”. Al contrario, la concertazione è un processo lungo e complesso, in cui le parti devono poter collaborare con chi elabora le proposte, per arrivare ad una condivisione non solo sugli obiettivi ma anche sugli strumenti e le modalità operative.

“Questa volta, invece, non si è voluto neanche salvare la faccia, convocando le associazioni a giochi già fatti – continua Falcione-. Eppure da questo governo regionale ci saremmo aspettati una maggiore sensibilità verso le associazioni rappresentative delle imprese. Invece ancora una volta dobbiamo ricrederci. Questa iniziativa conferma che la politica regionale vuole bypassare le associazioni preferendo un rapporto diretto con i singoli imprenditori, per avere una maggiore presa sul territorio. Un gioco, questo, che in una regione piccola come la nostra, è molto semplice e altamente produttivo dal punto di vista elettorale.

Il coinvolgimento delle associazioni di categoria, invece, rende più trasparenti i processi decisionali: dovendo bilanciare gli interessi di tutti i settori coinvolti, le decisioni prese devono necessariamente apportare benefici al sistema economico nel suo complesso. Rinunciare al contributo che le associazioni possono dare significa fare scelte di basso profilo. E questo serve alla politica ma non allo sviluppo della regione”.

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