In merito alle affermazioni rese da un consigliere regionale di opposizione ‘pentastellato’ e dal Presidente della Giunta regionale, in relazione alla grottesca vicenda dell’esclusione di alcuni consiglieri regionali, eletti democraticamente dal popolo, non si può fare altro che mettersi le mani nei capelli per quanta approssimazione e incompetenza caratterizza ogni loro esternazione.

Provo allora in maniera semplice a riassumergli la questione:

nello Stato italiano non si possono fare norme ad interpretazione autentica retroattiva di leggi elettorali. Vi faccio un esempio per rendervelo ancora più comprensibile: io “sono il Presidente”, utilizzo i miei adepti per cambiare la legge ed eliminare a mio piacimento chi non sopporto, perché dice la sua che contrasta con l’ordine imposto.

É democrazia questa?

Qual’è il rispetto degli elettori che hanno votato?

Sono considerazioni talmente chiare che anche chi si è laureato a 33 anni e non è ancora avvocato può comprendere, ma purtroppo, la fame di potere, il protagonismo, l’ambizione incontrollata e la meschinità d’animo, fanno agire nel peggiore dei modi, con il solo fine di far male per il solo piacere di farlo.

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