In queste ore bisogna accantonare le divisioni, prendere atto che nell’Ospedale di TERMOLI (CB) si è determinata una situazione non semplice, e agire unitariamente col Governo Nazionale, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Sanità ed il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, per individuare delle soluzioni rapide ed efficaci.

Su queste basi è partito l’APPELLO della coordinatrice dell’Associazione “Giuseppe Tedeschi” Roberta Iacovantuono indirizzato al Prefetto di Campobasso e per conoscenza al Ministro della Sanità Roberto Speranza, al Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli e al Presidente della Regione. Non è questo il momento delle analisi e men che meno delle contrapposizioni, purtroppo per una serie accidentale di circostanze all’interno dell’Ospedale “San Timoteo” di un città con oltre 30 mila abitanti si è determinato un susseguirsi di fatti che hanno causato la giusta e saggia decisione di chiudere il Pronto Soccorso.

A ciò bisognerà aggiungere un’attenta azione di bonifica ambientale affidata a personale specializzato dotato di tutti gli strumenti protettivi, completando urgentemente le verifiche coi tamponi sull’insieme delle persone che all’interno e all’esterno dell’ospedale sono venute in contatto con gli operatori sanitari e le altre persone risultate positive al test del coronavirus. Contestualmente bisognerà individuare delle soluzioni per garantire la fruibilità di un Pronto Soccorso sul posto ai 100 mila residenti del Basso Molise e sarà necessario approntare misure tempestive per contenere il diffondersi del contagio.

Per questa ragione dovrà essere la task-force nazionale coordinata dal Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, di concerto col Ministero della Sanità, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con tutte le Autorità coinvolte Nazionali, Regionali e Locali, ad assumere a sé il coordinamento delle iniziative da intraprendere a tutela e salvaguardia della popolazione interessata. L’APPELLO è stato già condiviso dalla CISL Molise, dai Sindaci di Portocannone, Guglionesi, Petacciato e da diversi amministratori comunali, provinciali e regionali, ed in queste ore sta acquisendo nuove adesioni coinvolgendo rappresentanze istituzionali, sindacali e politiche in modo unitario.

Tra le proposte operative c’è quella di utilizzare la struttura ospedaliera di LARINO, moderna ed adeguata, collocata al centro del territorio del Basso Molise e dotata anche di un camera iperbarica. Quel che serve in queste ore è il massimo dell’unità del Molise per far arrivare al Governo una sola voce e accedere agli stanziamenti di 1,4 miliardi di euro per fronteggiare l’emergenza e garantire alla nostra comunità più elevati standard di tutele, posti letto e offerta sanitaria.

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