La risposta economica alla pandemia adottata a livello nazionale appare, oggi, del tutto insufficiente, non tanto sul piano risolutivo delle problematiche vigenti – dove le aspettative erano pressoché nulle – quanto sulle reali possibilità di attutire l’impatto sugli strumenti di sussistenza di cittadini e aziende.

Non è certo questo il contesto per affrontare analisi economiche di livello ma, più verosimilmente, ci è parso utile manifestare il punto di vista di un settore – quello del commercio alimentare – particolarmente compromesso dall’emergenza, per via della sua stessa strutturazione.

La lunga filiera dell’agroalimentare sta subendo brusche e irreversibili interruzioni, che agli occhi del consumatore si traducono nella chiusura dei punti vendita e, dunque, nella perdita di posti di lavoro. Ciò che sta accadendo è più che evidente, meno note sono, invece, le azioni che alcuni imprenditori stanno portando avanti per evitare il tracollo definitivo del settore cardine della nostra economia.

È il caso del gruppo MoliseFood, ideatore e promotore dell’omonima rete commerciale dedicata alla gastronomia territoriale che, in piena emergenza sanitaria, ha scelto di rimettersi in gioco, elaborando un nuovo piano strategico-aziendale calibrato sulle rinnovate esigenze dettate dal contesto.

E così, mentre nel resto d’Italia erano (purtroppo) in tanti a chiudere i battenti, MoliseFood inaugurava il 4° punto vendita nella capitale e progettava ulteriori aperture a Milano e Bologna, senza tralasciare i progetti già avviati anche a livello internazionale (dopo Madrid sarà, infatti, la volta di Parigi). Traguardi importanti in tempi normali che diventano eccezionali in epoca Covid-19.

Il tutto – e qui si arriva al punto – in completa autonomia gestionale e finanziaria, puntando esclusivamente sulle proprie capacità imprenditoriali e risorse economiche. Elementi più o meno consolidati (o in fase di assestamento) sono stati la base di analisi per tracciare possibili traiettorie di sviluppo: alla fiducia acquisita sul piano della sicurezza e della qualità della filiera, si è sommata la capacità di intercettare e rispondere fattivamente ai nuovi bisogni della clientela, che un piccolo punto vendita, per evidenti ragioni, riesce a soddisfare meglio rispetto a un grande market, anche sul piano della tempistica: meno code, consegne a domicilio e abbassamento dei prezzi sono alcuni degli interventi messi a segno nei negozi a marchio MoliseFood.

Il dato umano, poi, ha fatto la sua parte: il naturale bisogno di contatto ha facilitato la scelta del negozio di prossimità, alla ricerca di dialogo e scambio relazionale. Punti di forza sui quali far leva, a beneficio delle vendite (e dunque della filiera), della valorizzazione dei prodotti locali, della riscoperta del valore qualitativo delle merci, della loro esclusività e, non ultima, della salvaguardia dei posti di lavoro.

Una piccola ma potente rete di contatti che ha permesso a molte aziende molisane di continuare a produrre ed esportare, conservando i propri dipendenti, emancipandosi dall’incubo di una cassa integrazione a intermittenza (nel migliore dei casi) e mettendo in relazione contesti in chiave di sviluppo. Nient’altro se non il potenziamento del welfare locale che, però, in questo caso non contempla, per scelta, l’intervento regionale; sono i comuni, infatti, gli enti maggiormente interessati da operazioni di questo genere, per via della loro naturale prossimità al cittadino, alla pari dei punti vendita di vicinato.

Un’aderenza che le menti di MoliseFood hanno letto in chiave propositiva, immaginando la costruzione di un percorso parallelo che punti all’individuazione di obiettivi tangibili e realizzabili nel breve periodo, in linea con le reali possibilità concesse a territori di estensione ridotta.

Le città sono la nostra dimensione quotidiana e per far ripartire l’economia è indispensabile ragionare plasmandosi su questi volumi: maturare la consapevolezza di appartenere ad una comunità e agire, anche attraverso gesti semplici come l’acquisto di un prodotto di filiera locale, può rappresentare un primo ma efficace punto di partenza.

Il gruppo MoliseFood è in viaggio su questo binario, motivato dalla responsabilità e diretto verso una politica attiva e sostenibile, innovativa, per la quale vale la pena spendersi anche in termini di investimento.

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