La strada non sarà facile. La Corte costituzionale il 6 novembre esaminerà i ricorsi presentati contro il decreto di dicembre. “Se li dovesse accogliere – prosegue Rizzo su Corriere.it – la riforma di Monti salterebbe e le Province resterebbero in vita esattamente come oggi.”
Per questo c’è pronto un piano B. Da attuarsi probabilmente mediante decreto legge. Questo piano B prevede che le Province mantengano tre funzioni quali strade, ambiente e gestione delle aree vaste. Inoltre, il numero degli enti verrebbe tagliato. In che modo?
“Sopravviveranno soltanto le Province in grado di soddisfare almeno due dei seguenti tre requisiti: superficie di almeno 3.000 chilometri quadrati, popolazione superiore a 350 mila abitanti e oltre 50 Comuni presenti nel territorio. Dalle attuali 107 (tolte la Valle d’Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano) si passerebbe a 54. Meno di quelle (59) esistenti nel 1861.” Salvi anche i capoluoghi di Regione, anche se non rispettato tali requisiti.