Potremmo con un’equazione, evidenziare che più cresce la disoccupazione, la povertà e più i cittadini isernini investono, comprano ed esibiscono cani di razza;

Le serate isernine sono la testimonianza dell’opulenza che questa moda scoppiata all’improvviso, dettata non sappiamo da chi e per quale motivo persiste in città.

Ma non è la città pentra la culla della disperazione e della crisi industriale esasperata, con centinaia di senza lavoro, senza casa e senza soldi?


Non sono sorte negli ultimi mesi associazioni di protezione animali, che cercano di affidare i cani randagi alle famiglie pur di risolvere il problema randagismo?

Tutto ciò non è vero se ogni sera, vi è una sfilata più o meno consapevole, di cani di tutte le razze, ma rigorosamente di razza.

Corso Marcelli tra poco diverrà via del “pedigree”, dove si sfoggia dal guerriero topastro Yorkshire al  mastino Rottweiler; dal fiero e aggressivo Dobermann, al combattente Bull Terrier.

 Si incontrano razze selezionate di American Staffordshire terrier o Bouledogne Francais.

 Da Piccoli o enormi, trainati a fatica dai proprietari; finemente legati e curati più degli stessi padroni o padroncine.

Pronti ad abbaiare ad ogni incontro con altri quadrupedi, ad ingaggiare schiamazzi insopportabili, ma a fare bella mostra della loro imponenza e bellezza, quasi in attesa di un premio a fine serata, che non giungerà mai.

Ad un ristorante in piazza al centro storico.

<<Mi scusi, le dà fastidio il cane se lo lego al tavolo vicino alla sua sedia mentre sta mangiando?

Se non mi sbrana, va bene (un cane esotico di stazza media, ma ben piantato).

Non si preoccupi è tanto buono.

Con lei non dubito.

No, lo è con tutti.

Se lo dice lei!

Nemmeno dopo due minuti, ecco che si avvicina a circa 10 metri un altro cane accompagnato al guinzaglio dal suo padrone, e in un attimo, il cane buono legato al tavolo, parte di slancio, tanto da buttare all’aria tavolo e vettovaglie, e a malapena, prima che si avventi ringhiando sull’altro collega a quattro zampe, il padrone fa in tempo a fermarlo>>.

Si, si tratta di un episodio al limite, ma frequente, come frequenti sono gli incontri ravvicinati, per le strette vie di Corso Marcelli, con cani di grande stazza, sempre accompagnati al guinzaglio dai loro proprietari, senza alcuna museruola (non dovrebbero essere previste per legge?).

Anche in questo caso, vi è chi non accetta questa moda in voga solo ad Isernia del “cane in Corso”, una sorta di continua manifestazione estiva, che si perpetra ogni santa serata che manda il Padreterno, e che tutti devono sopportare.

C’è chi solleva il problema di un necessario regolamento che stabilisca orari e museruola per i cani a spasso per il centro città, ma fino ad oggi nisba!

A fine stagione, potremo interpellare Piero Angela, giungerà ad Isernia a studiare il fenomeno dei “cani notturni”, una nuova razza eterogenea di quadrupedi accompagnatori del Mojito facile, della birra fresca al guinzaglio. Chissà, diventeremo famosi per questa moda a tutto pedigree?

Ancora non c’è nessuno che in controtendenza, lanciando una moda consona alle nostre origini contadine, possa andare a spasso di sera per il centro storico, ben vestito con una pecora o un maiale al guinzaglio: sarebbe originale e attirerebbe sicure attenzioni!

P.T.
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