E’ iniziato sotto la pioggia ma con tanta partecipazione popolare il “Mese di San Nicandro” a Venafro.

Pioggia lungo il percorso, ma questo non ha scoraggiato diverse centinaia di venafrani ambosessi di dar vita alla storica processione all’alba (h 6.00) di mercoledì 17 maggio col Busto argenteo raffigurante il Patrono San Nicandro, portato a spalla da decine di giovani e adulti venafrani. Il rito ha aperto di fatto il “Mese di San Nicandro”, ossia le trenta celebrazioni sempre all’alba in Basilica sino al 16 giugno prossimo. Di tale “Mese” si può leggere il dettaglio nell’allegato con la citazione dei Sacerdoti della Diocesi d’Isernia/Venafro e della Provincia Monastica di S. Angelo e San P. Pio che si alterneranno dall’altare della Basilica nelle celebrazioni mattutine e nella novena di preparazione alla ricorrenza religiosa di San Nicandro. Una processione, tornando al rito del 17 maggio appena tenutosi, assai intensa e significativa in ragione del suo particolare orario di svolgimento. Silenzio e compostezza tutt’intorno nell’abitato al passaggio del rito, così come da parte dei partecipanti alla processione, e con lo stesso traffico interregionale lungo Viale San Nicandro transitato ad andatura assai ridotta nel rispetto del corteo processionale. Nel mentre l’inclemenza del tempo ha fatto da compagnia dalla Chiesa dell’Annunziata sino alla Basilica del Patrono, con svolgimento della Santa Messa ed omelia da parte del Guardiano, Fr. Jossy, il tutto concluso dal puntuale canto corale dell’Inno ai Santi Martiri di Venafro, scritto sul finire dell’800 dal poeta venafrano Raffaele Atella e musicato dal canonico Domenico Criscuolo. Quindi il ritorno di Busto e processione all’Annunziata, prima di rientrare ognuno a casa o al lavoro. E da domani e sino al 16 giugno prossimo Basilica piena di fedeli alle h 6.00 in punto per lo storico “Mese di San Nicandro” quale preparazione spirituale alle ricorrenze patronali di metà giugno. Dopodiché sarà gran festa civile/religiosa per tre giorni consecutivi, dal 16 al 18 giugno, con tutta Venafro che vi parteciperà con schietto entusiasmo giusto fede, storia e tradizione. 

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