Vuoi la giornata uggiosa che costringe a restare a casa, vuoi il piacere di… far nascere sulla carta il nuovo ipotetico governo, ossia la futura giunta del Comune di Venafro, il centro molisano più grande dove s’è appena votato per rinnovare le locali amministrazioni e come tale con gli occhi di tutti puntati addosso, vuoi questo e tant’altro -si scriveva- proviamo a ipotizzare il possibile assetto municipale futuro del Comune di Venafro anche in ragione della ipotetica collocazione politica dei neo eletti, relativamente -è ovvio- alla lista vincente di maggioranza, “Insieme per Venafro”. Partiamo dalla collocazione politica di tale schieramento. In partenza ufficialmente civico, data la legge in atto per i Comuni al di sotto dei 15mila abitanti, ad esito elettorale altrettanto ? Si può parlare oggi più di centrodestra o di centrosinistra al governo futuro di Venafro ? Partiamo dal riconfermato primo cittadino di Venafro, l’avv. Alfredo Ricci. Questi, ricordiamo, negli ultimi tempi ufficiosamente passava per centrista con un occhio però rivolto al centrosinistra, tant’è che alla Presidenza della Provincia di Isernia era stato sostenuto ed eletto coi voti del centrosinistra della Pentria a scapito del candidato di centrodestra. E i suoi undici neo consiglieri comunali di Venafro appena eletti, come e dove si collocano ? Ufficiosamente e tassativamente civici, anche se qualche appartenenza si può ipotizzare, così giusto “pour parler”. Ma prima di siffatto discorso, il dato inconfutabile che emerge. Nella lista vincente “Insieme per Venafro” c’erano esponenti di Città Nuova, la locale formazione di sinistra che però non è riuscita ad eleggere alcun proprio rappresentante. Passiamo adesso alla nuova ipotetica giunta. Se varranno le preferenze ottenute, criterio in genere seguito, dovrebbero sedere nell’esecutivo futuro -citandoli in base ai voti conseguiti- Marco Valvona, Angelamaria Tommasone, Marina Perna, Antonella Cernera e Oscar Simeone, ossia una giunta a maggioranza “rosa” visto che conterebbe ben tre del gentil sesso. Se tanto sarà, resterebbero fuori gli ex assessori Dario Ottaviano e Anna Barile, a meno che non si addivenga a cambiamenti interni sostanziali.  Ed allora, quale la collocazione politica del nuovo governo venafrano ? Non facile dirlo, è indubbio ! Tutti “abbottonati” ed ossequiosi del civismo ad ogni costo giusto il pensiero del Sindaco Ricci per non perdere consensi, ma anche qui qualche ipotesi si può azzardare. Proviamo. Valvona proviene da destra, Tommasone è stimata di centro e gli altri tre ? Sin qui mai ufficialmente dichiaratisi, per cui resta l’arcano … ! E gli altri eletti di “Insieme” dove si collocano ? Incertezze analoghe ! Ed allora, quale la possibile conclusione del discorso ? Nuovo governo del Comune di Venafro è più centrosinistra o più centrodestra, sottolineato che in politica il civismo non ha modo di essere, valendo le appartenenze nette e chiare per meglio governare ? Da quanto sin qui considerato, non appare impossibile ipotizzare che il neo governo venafrano guidato da Ricci sia di centrosinistra, anche se nel contempo sussiste più di qualche segnale di centrodestra ! Ed allora al tirar delle somme non rimane che augurare alla collettività venafrana un quinquennio amministrativo da parte del neo governo municipale ricco di concretezze, risultati e positività in suo favore, alla luce delle generali ed indiscutibili attese della città. Ma perché tanto avvenga, occorrono impegno, lavoro, dedizione, ascolto, competenze e disponibilità. Ingredienti indispensabili perché Venafro possa progredire nei propri diritti.

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