E’ questa la sintesi della surreale conferenza stampa tenuta questa mattina dai 5 Stelle. Tutti presenti, tranne Nola e la Manzo. Si devono essere dissociati dai colleghi. Probabilmente si sono resi conto di quello che è successo e ben sapendo quello che i loro compagni di partito volevano dichiarare, hanno preso distanze siderali. Si sono dati alla macchia. Eppure, Greco è un laureto in legge, benedetto ragazzo, dovrebbe essere in grado di capire il valore che ha una sentenza dalla Cassazione. Quella sentenza che ha reso illegittima la legge proposta da lui e da Toma e votata da tutti tranne Facciolla, Fanelli e Iorio, che ha cambiato le regole in corsa e il destino politico di 4 colleghi. Durante la conferenza i 5 Stelle hanno delirato. E’ stata una scena surreale. Sembrava di assistere alla conferenza fatta all’indomani della approvazione della legge Toma-Greco del 2020. Hanno continuato a sostenere che hanno fatto risparmiare i molisani. I molisani non hanno risparmiato un euro dopo la sentenza della Cassazione. I consiglieri surroga percepiranno tutto quello che avrebbero dovuto percepire, se fossero rimasti in consiglio. Greco ha omesso di dire che i molisani avrebbero risparmiato davvero, se fosse passata la proposta di legge presentata dai Iorio e che Greco e i suoi hanno bocciato. Quella proposta di legge permetteva di conservare i consiglieri surroga, grazie ai tagli dei compensi dei 21 consiglieri. E allora sì che i molisani avrebbero risparmiato. Non l’hanno votata. Hanno voglia Greco, Primiani e gli altri a dire che hanno terminato il Cd. Hanno voglia a prendersela con la Fanelli che da laureata in legge, gli ha spiegato bene cosa sia una sentenza della Cassazione. Sono come i muli, conoscono una sola strada e quella percorrono, contro tutto e contro tutti, anche contro una sentenza della Cassazione. Incredibile. Vorremmo ricordare a Terminetor Greco che siamo nel 2023 non nel 2020. L’idea che è passata guardandoli e ascoltandoli, è quella che i 5 Stelle si siano caricati a molla e siano partiti a razzo, ma siano arrivati a…Da sottolineare l’atteggiamento indifferente della stampa. Come se i giornalisti presenti fossero passanti capitati per caso. Come quegli invitati che credono di andare ad un matrimonio in chiesa e si ritrovano ad una cerimonia funebre. Nessuno di loro che difronte alle dichiarazioni demenziali si fosse alzato e avesse detto: ma che diavolo state dicendo, siamo nel 2023 non nel 2020? Questo e quanto.
Passo e chiudo.
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