Rappresentazione convincente, interpretazioni lusinghiere, location suggestiva e scroscianti applausi finali del pubblico

Finalmente La Cavalleria Rusticana ! Viene da scriverlo dopo il rinvio domenicale causa maltempo ! Ieri era invece serata metereologicamente gradevole e … tanti all’opera al laghetto di Venafro per l’attesa Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, lavoro artistico di fine ‘800 che ha “fotografato” la Sicilia del tempo. Amori, onore e disonore, come ha sottolineato nell’introduzione teatrale l’attore/regista Piermaria Cecchini che ha portato “per mano” il pubblico nella mentalità e nella società siciliane del periodo, soffermandosi su pregi e difetti dell’isola nei periodi trascorsi, egregiamente espressi dal Mascagni nella sua travolgente ed appassionata opera lirica. La trama in breve del lavoro premiato già sul nascere in importanti concorsi artistici : è il giorno di Pasqua in un piccolo paese siciliano e Turiddu è innamorato della bella Lola. Turiddu però parte militare e Lola si sposa con Alfio, il carrettiere. Tornato in paese, Turiddu apprende la notizia e per dimenticare Lola corteggia Santuzza, seducendola. La passione per Lola però non tramonta. Santuzza scopre la tresca e cerca di parlare con Turiddu che rifiuta, gettandola a terra. A quel punto Santuzza riferisce ogni cosa a compare Alfio. I due uomini s’incontrano e Turiddu a amò di sfida morde l’orecchio ad Alfio. E’ duello ! Prima di andare Turiddu si fa benedire dalla madre Lucia, raccomandandole Santuzza perché l’accolga come una figlia. Quindi va a duello, restando ucciso! In paese tutti urlano, Turiddu è morto ! I magnifici interpreti e protagonisti dell’opera : Olesia Mamonenko (Santuzza), Roberto Cervellara (Turiddu), Giorgio Schipa (Compare Alfio), Alina Behning (Mamma Lucia), Sophie Burns (Lola), Lucrezia Pizzuti, Giulia Savelli e Giulia Arcaro (Tersicoree), Coro e Orchestra STEMA, Scenografia Vincenzo Villani, coreografia Cecilia Serlupi d’Ongran, costumista Simona Canuti, direttore di palcoscenico Domenico Venturini e Paolo Foti, direttore del coro e maestro concertatore Claudio Luongo. Ed alla fine il prolungato applauso del pubblico ha ribadito la valenza artistica del lavoro proposto. Le foto a corredo del servizio sono di Alessandro Cotugno, puntualmente disponibile. Questa sera,h 21.00, si replica.

GALLERIA FOTOGRAFICA A CURA DI ALESSANDRO COTUGNO:

Articolo precedenteCalcio. La Figc snobba la procedura “Noif” sul Campobasso
Articolo successivoRitrovo di pregiudicati: la Polizia di Stato chiude un bar di Termoli