Nel giorno della festa per l’Unità Nazionale, lascia il servizio attivo dopo una lunga carriera nell’Arma dei Carabinieri.

Nativo del frusinate, il sovrintendente ha concluso oggi la sua lunga carriera che ebbe inizio nel 1980, quando poco più che maggiorenne si arruolava nell’Arma dei Carabinieri e dopo il corso formativo nella Scuola Allievi di Campobasso, viene promosso Carabiniere. Prima destinazione è proprio il Battaglione Allievi con la qualifica di telefonista, ove rimane per circa sette anni prima di approdare alla Centrale Operativa della Compagnia di Gaeta (LT), dopo un breve periodo alla Stazione omonima.

Il fil rouge dell’intera carriera rimane quello della cornetta, infatti dopo Gaeta, nei primi anni 90 passando dalla Centrale Operativa di Isernia, giunge a Bojano ove ha visto l’avvicendarsi di diversi Comandanti di Compagnia e dove è rimasto sino al 2009, prima di trasferirsi alla Centrale di Campobasso, per fare poi ritorno – dopo dieci anni nel capoluogo – e rimanere nel centro matesino sino ad oggi.

È insignito di diversi riconoscimenti ed attestazioni di servizio, ottenuti nell’arco della carriera militare, tra i quali la Croce d’Oro per l’anzianità di servizio militare, la Medaglia di riconoscimento per servizio prestato all’estero, ove gli veniva tributato anche un elogio scritto e la benemerenza per attività di soccorso ambito Dipartimento Protezione Civile per il terremoto di San Giuliano di Puglia.

Stimato e ben voluto dalla scala gerarchica e da tutti i colleghi, come attestano dal comando di Via Croce, i quali “lo ringraziano e gli rivolgono le più fervide congratulazioni per un avvenire ricco dei migliori auspici”. Non si contano le richieste di soccorso e di aiuto che il Brigadiere ha ricevuto, con orecchio sempre attento alle esigenze dei cittadini, anche solo per scambiare due chiacchiere, come avvenuto nel periodo del lockdown da parte di persone anziane e sole.

Mancherà la conoscenza del territorio e delle sue dinamiche, che negli anni hanno garantito una guida sicura per i colleghi di pattuglia ed hanno consentito di fronteggiare malavitosi, scongiurare reati predatori e salvare persone in difficoltà. Il ringraziamento del Comandante “anche se ha raggiunto la meritata pensione, non sarà mai un ex, resterà nella grande famiglia dell’Arma e memoria storica della Compagnia si Bojano, a cui i suoi colleghi continueranno a rivolgersi con immutato affetto e stima”.

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