Nella serata c’è stato il non gradimento da parte del pubblico della particolare interpretazione rap dell’Inno di Mameli da parte di Gigi D’Alessio e Clementino

La serata non è stata granché, vuoi per il risultato (1-2 per l’Inghilterra) vuoi per la particolare interpretazione rap dell’Inno di Mameli da parte del duo Gigi D’Alessio/Clementino nient’affatto gradita al pubblico partenopeo sugli spalti che ha esternato pubblicamente il proprio dissenso, ma loro -i fanciulli della Scuola Calcio dell’Us Venafro arrivati in pullman al “Maradona” per assistere alla prova degli azzurri- si sono tanto e ugualmente divertiti. Era la prima volta che la giovanissima comitiva, assistita da tecnici ed accompagnatori della Scuola Calcio Venafro, entrava in uno stadio di calcio di serie A per assistere allo spettacolo sportivo, per cui è stata festa, sorpresa,meraviglia e gioia sincera di esserci, aldilà dell’esito del match certamente non esaltante per l’Italia che è ripartita purtroppo con una sconfitta, esattamente da dove aveva lasciato ! Certo, avrebbe fatto piacere ai fanciulli venafrani applaudire una vittoria azzurra, ma tanto non è stato possibile vuoi per le carenze tecniche degli azzurri vuoi per la positiva prova degli ospiti che, pur chiudendo in dieci per un’espulsione, sono riusciti ugualmente a portare a casa l’intera posta in palio. “Si, avremmo gioito tantissimo se l’Italia avesse vinto, –il commento postumo dei piccoli molisani- ma è stato bellissimo l’intero spettacolo al “Maradona”, la folla, i colori, la partita e tant’altro ! Un evento che ricorderemo a lungo !”. E certamente ne parleranno per giorni nelle loro classi a scuola con insegnanti e docenti, raccontando le emozioni vissute. A proposito di emozioni, ha invece emozionato poco in apertura di serata il tipo di interpretazione canora dell’Inno di Mameli da parte di Gigi D’Alessio e Clementino, che hanno proposto una edizione rap del bellissimo Inno nazionale. Tanti degli spettatori sugli spalti non hanno gradito, esternando sonoramente il proprio dissenso. Non c’è da fare. Quando si tocca la tradizione, la storia ci si espone a rischi grossi. Del resto la bellezza musicale dell’Inno d’Italia di Mameli sta proprio nella sua storica e coinvolgente musicalità in cui si riconosce l’Italia intera. Modificarne la proposta musicale comporta rischi ed al “Maradona” se n’è avuta piena conferma. E chiudiamo con l’Italia di calcio. La partenza è stata da dimenticare, speriamo nel pronto riscatto con Malta, che dovrebbe essere alla portata ! Ma visti i questi tempi del calcio italiano …

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