
di Pietro Tonti
Isernia. Registriamo periodicamente, almeno una volta a settimana, l’investimento di una signora anziana per le strade cittadine. Oramai i nostri nonni sono dei birilli e gli autisti al volante, parrebbe che ad ogni persona investita guadagnino qualche buono da spendere al supermercato.
Siamo al parossismo e di questa mietitura di anziani anzitempo rispetto alla naturale mannaia del Padre Eterno, ci stiamo abituando: fuori un’altra, affermano i cittadini ad ogni sirena di ambulanza che si ascolta in lontananza, molto, troppo spesso, e della questione sembrerebbe non si interessi a nessuno.
Eppure i casi non sono isolati, almeno una decina di signore sono state investite negli ultimi mesi.
Di chi è la colpa? Possibile che all’improvviso gli autisti sono impazziti e mirano davvero gli anziani per anticiparne il trapasso?
In questo contesto, vi è un concorso di colpa, per le strade di Isernia vi sono le strisce pedonali sbiadite e irriconoscibili, meritano quindi al più presto di essere riverniciate, per evitare che gli automobilisti siano indotti in errore, ma la prudenza in questo caso, per una popolazione per oltre il 60% anziana dovrebbe essere massima da parte di chi è al volante e una condotta di guida meno scellerata possibile potrebbe scongiurare l’irreparabile.
D’altro canto bisogna anche osservare il comportamento di molti anziani, al limite e non corrispondente alle normali regole di sicurezza che ne garantiscono l’incolumità.
Nei pressi di Piazza Giustino D’uva dove ieri sera vi è stato l’ennesimo grave investimento, con vittima un’anziana 84 enne, in prognosi riservata, presso l’ospedale Veneziale, questa mattina per poco non si bissava il disastro, con due anziane signore, che hanno attraversato la strada senza nemmeno guardare se vi fossero delle auto in transito; con l’aggravante, che una di esse spingeva una carrozzina con un bambino all’interno (presumibilmente un nipotino). Traffico bloccato per la tempestiva frenata dell’autista che le ha evitate per un soffio e la nonchalance delle due signore che chiacchierando allegramente e incuranti del pericolo scampato e degli anatemi, presumibilmente apostrofati dall’autista, sono approdate sull’altro marciapiede.
Certamente vi sono delle strade molto pericolose, in cui le auto accelerano, come quella in cui si sono registrate la maggioranza degli investimenti, la curva che conduce al supermercato Lidle nell’arteria retrostante il comando provinciale dei Carabinieri per esempio, nonostante le strisce pedonali ci siano e ben evidenti, molti anziani si avventurano fuori dalle strisce per attraversare la strada a grande flusso veicolare, ma spesso capita che per negligenza degli autisti, mentre l’auto si ferma per far transitare sulle strisce l’anziana/o, le auto sorpassano sul lato libero a sinistra o destra. Casi assurdi di comportamenti da galera, irrispettosi della persona in primis e del codice della strada nello specifico.
Come arginare il fenomeno? In questi casi come le forze dell’ordine periodicamente spendono positivamente il loro tempo informando gli anziani presso le parrocchie del rischio truffe, allo stesso modo dovrebbero insegnare alle signore anziane, che non hanno mai avuto la patente di guida, le regole elementari di comportamento come pedoni: ne va della loro salute.
Senza trascurare un appello diretto al sindaco di provvedere al più presto a ripristinare la normale visibilità delle strisce pedonali esistenti e magari aggiungerne delle altre in prossimità di zone notoriamente pericolose.