di Giovanni Minicozzi

L’Istituto di statistica nazionale (Istat) ha diffuso i dati sull’andamento della situazione demografica in Italia e nelle diverse regioni.
Nel Molise la popolazione residente è scesa a 296.457 unità con un trend decisamente negativo anche per le proiezioni future.
Secondo l’Istat nel giro di pochi decenni scenderemo molto al di sotto dei duecentomila abitanti.


Una vera e propria catastrofe demografica che mette a serio rischio la sopravvivenza del territorio e la stessa autonomia della Regione.
Le cause della desertificazione sono diverse a partire dalla costante denatalita’ rispetto alla crescente mortalità, conseguenza di una popolazione anziana tra la più numerosa d’Italia .
Ma la principale causa è dovuta a una poderosa emigrazione dei giovani, anche laureati e specializzati, in cerca di un futuro decente che nel Molise non esiste.

Negli ultimi anni ha preso piede anche un fenomeno che ingastisce lo spopolamento. Infatti molti giovani dopo qualche anno dalla loro sistemazione fuori regione (al Nord oppure all’estero) si fanno raggiungerere dai propri genitori, rimasti da soli nei paesi abbandonati, per poterli assistere.
Una circostanza questa apprezzabile dal punto di vista umano ma estremamente negativa per le sorti del Molise.

Nrl tempo la politica regionale non ha saputo proporre alcun progetto per frenare lo spopolamento, anzi in molti casi lo ha agevolato attraverso un becero clientelismo che ha premiato amici e compari a discapito della meritocrazia.
Anche l’attuale governo regionale guidato da Donato Toma ha ignorato il grave fenomeno della desertificazione attuando esasperate politiche clientelari senza proporre niente di buono in favore delle disastrate aree interne.

Sicuramente nell’ultimo anno Toma e soci sono stati impegnati nella gestione della pandemia – a dire il vero con scarsissimi risultati – ma ciò non li esonera dalla responsabilita’ di non essere stati in grado di proporre un progetto armonico ed equilibrato per lo sviluppo del Molise.

In buona sostanza si naviga a vista mentre il Molise muore e perde ogni speranza per un futuro che non c’è.

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