atm bigPorta la data del 2 febbraio la nota inviata dall’azienda di trasporto pubblico Atm a tutti i lavoratori con cui comunica che entro il 16 febbraio avrebbe pagato la mensilità di gennaio e metà stipendio di dicembre.

Promesse che si basavano forse su false illusioni. L’azienda credeva che il braccio di ferro con la regione avrebbe segnato una nuova vittoria per la proprietà dell’Atm.

Così non é stato. L’ultimo incontro tra l’azienda e la regione é terminato nei peggiori dei modi. L’assessore si alza e abbandona il tavolo di contrattazione.

Oggi una nuova nota della ditta di autolinee ai dipendenti.

Si legge testualmente “A causa del mancato trasferimento da parte della regione degli oneri aggiuntivi relativi agli anni 2013-2014 questa azienda non é nelle condizioni di poter corrispondere il saldo della mensilità di dicembre 2014 e quella di gennaio 2015. ” E poi ancora ricordando la riunione dello scorso venerdì  “La regione si é impegnata a trasferire le risorse di cui sopra non appena saranno ricevute si provvederà immediatamente tutti gli arretrati ai dipendenti”.

La nota affissa in bacheca suscita qualche perplessità. Come é possibile che un’azienda dai grandi numeri non abbia capacità economica d’impresa e non voglia accollarsi il caratteristico rischio d’impresa ben conosciuto dalle aziende di più piccole dimensioni?

Carla Ferrante

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