Dopo i medici e il personale sanitario delle strutture sanitarie molisane, a contrarre il virus, questa volta, sono i dipendenti amministrativi della ASREM.
Diversi di loro sono ricoverati nel reparto di malattie infettive, altri sono intubati nel reparto di terapia intensiva del Cardarelli di Campobasso e alcuni sono già deceduti dorante il ricovero.
Tra i deceduti un caso ha riguardato un dipendete trasferito in altra regione con procedura cross, dopo essere stato ricoverato in regione.
Il contagio, a quanto pare, ha interessato un itero piano degli uffici Asrem.
In seguito alle indagini degli enti preposti, stanno emergendo chiare le responsabilità della ASREM atteso che l’INAIL ha già preannunciato ai parenti il diritto all’indennizzo compreso l’assegno funerario.
Uno scenario, quello della occasionalità della contrazione del virus negli uffici amministrativi, che prefigura delle gravi mancanze dell’Asrem in ordine ai luoghi di lavoro, alla allocazione e disposizione dei dipendenti, alla adozione di presidi e misure di sicurezza nel rispetto delle norme di cui al Dlgs. 81/2008 (Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro) e delle più stringenti regole imposte dalla normativa emergenziale.
I parenti delle vittime hanno già conferito mandato agli Avvocati dello studio Iacovino, & associati i quali preannunciano azioni civili nei confronti dell’Asrem per il risarcimento dei danni diretti e indiretti e un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti affinché accerti ogni eventuale responsabilità di carattere penale ed erariale.

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