E’ a casa A.R., il 35enne venafrano duramente azzannato da un pitbull in una proprietà privata della pianura venafrana. A dimetterlo i sanitari del Veneziale d’Isernia, dove era stato trasferito in tutta urgenza da un congiunto. I medici isernini gli hanno applicato centinaia di punti di sutura a braccia, arti inferiori e petto, investiti dalla furia incontenibile dell’animale, non arrivato ad azzannare al collo grazie alla forte opposizione dell’uomo. Per fortuna, e soprattutto dando fondo al proprio coraggio ed alla personale determinazione di contrastare l’improvvisa aggressione dell’inferocito pitbull, il 35enne nonostante fosse gravemente ferito ha avuto la forza e la lucidità di riparare in un vicino capanno di campagna, usandone la porta per colpire ed allontanare la bestia. Da dire che la proprietà in pianura del malcapitato 35enne confina col terreno in cui era tenuto l’animale che l’ha aggredito. Al momento del grave indicente, per pura casualità senza finale tragico, l’animale era da solo. I confinanti in pianura dov’è avvenuto il tutto confermerebbero la notoria pericolosità dell’animale, mai però opportunamente tenuto dal proprietario nonostante i ripetuti inviti. Chiudiamo con le condizioni di salute del 35enne aggredito, persona per bene, tranquilla ed onesto lavoratore della terra. Resta traumatizzato per l’accaduto ed è a casa per riprendersi psicologicamente e perché le diffuse ferite su gran parte del corpo si rimarginino. Doverosa la sollecitazione al proprietario del pitbull, lavoratore di un’attività di ristorazione della zona, perché tenga con ben altra custodia l’animale, munito di apposita e robusta museruola data la sua natura aggressiva e perciò pericolosa per l’uomo.