Il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio, Mario Monti, e per conoscenza ai ministri Passera e Balduzzi, per chiedere la revoca degli incarichi commissariali conferiti al governatore del Molise, Michele Iorio.

“Il presidente Iorio – scrive Di Pietro nella missiva – nel corso dei suoi mandati alla guida della Regione Molise, ha ricoperto il ruolo di commissario ad acta anche per la ricostruzione post sisma e per l’emergenza alluvione, gestioni che sono risultate oltremodo critiche nel metodo e fallimentari nei risultati, e che hanno destato non poche attenzioni da parte della Procura di Campobasso. Altrettanto può dirsi della gestione commissariale finalizzata al risanamento della sanità molisana, in ordine alla quale, a causa dei ripetuti inadempimenti e del trend negativo dei dati dei disavanzi, è stato necessario l’affiancamento di sub-commissari”.

“La signoria vostra e Il governo che Ella rappresenta sono certamente a conoscenza nei particolari dei fatti indicati, i quali già da soli evidenziano mala gestio e negligenze di carattere amministrativo-finanziario in capo al Governatore molisano, ma al fianco di essi ben più gravi sono da considerarsi gli eventi occorsi in ambito giudiziario”. Di Pietro ricorda che “Il presidente Iorio risulta indagato in oltre otto inchieste da parte della Procura di Campobasso ed è stato condannato il 22 febbraio in primo grado dal tribunale di Campobasso ad un anno e sei mesi di reclusione per abuso d’ufficio e all’interdizione dai pubblici uffici per il medesimo periodo. Fermo il principio della presunzione di non colpevolezza, si configura un problema di compatibilità morale in ordine alla permanenza di Michele Iorio negli incarichi affidatigli, permanenza che mina l’onore delle istituzioni e ne compromette il prestigio, vieppiù ove si tratti, come in questo caso, di incarichi commissariali di nomina governativa, strettamente connessi alle capacità di buon governo dei soggetti che sono chiamati a funzioni le quali senza dubbio sono da ascriversi a quelle funzioni pubbliche da adempiersi con disciplina e onore”.

“La prego di riflettere – scrive ancora il leader IdV a Monti – su quanto è già grave nel caso molisano, a causa del combinato disposto di due fattori: l’aumento incontrollato del debito del comparto sanità, tutto a carico delle spalle dei contribuenti molisani, rende già incontrovertibile l’inadeguatezza del Commissario Iorio, così come le sue vicende giudiziarie ne rendono oltremodo inopportuno il mantenimento nella carica.  Signor Presidente, negli anni recenti il nostro Paese ha visto scalfito, in via di fatto, l’ordinamento istituzionale ed erodersi, progressivamente, quel nucleo di valori, interessi e finalità politiche e sociali fondanti l’assetto costituzionale e democratico, a vantaggio di una personalizzazione del potere e di titolari delle istituzioni pronti più ad un uso personale e distorto delle loro prerogative che a servire il Paese”. “Mi appello alla sensibilità che Ella ha sempre dimostrato di possedere nel pregarla di valutare l’opportunità di offrire un forte segnale di discontinuità e di intervenire in favore del ripristino della legittimità e della legalità nella Regione Molise, al fine di preservare le istituzioni da fatti e gestioni che appaiono malsani e di recuperarne l’alto senso, senza il quale la democrazia muore”, conclude.

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