“La spiacevole vicenda dei rifiuti pericolosi di Castelmauro che non riesce a trovare una conclusione, nonostante siano già passati oltre due anni dalla rimozione dei fusti contenenti materiale radioattivo avvenuta nel gennaio del 2010, necessita l’intervento urgente di tutte le autorità competenti e l’interessamento della politica locale e nazionale.
Ci sono voluti 25 anni per arrivare alla rimozione e bonifica di quella che è stata definita la cantina più chiacchierata del Molise, di proprietà del fisico nucleare Quintino De Notariis, nella quale erano stati ammassati per anni centinaia di fusti dal contenuto pericolosissimo per la salute dei cittadini e per l’ambiente circostante. Ancora oggi, dopo la rimozione dei 1833 bidoni contenenti materiale radioattivo dalla cantina, i cittadini di Castelmauro non riescono a dormire sonni tranquilli a causa dei circa 200 bidoni restanti, dei quali non si conosce con esattezza il contenuto, stipati in quel locale segreto scoperto durante le operazioni di rimozione del gennaio 2010.
Seppur vero che la bonifica interessava i circa 2000 bidoni inventariati, la sorpresa rappresentata da quel locale murato non può più restare senza intervento. Per la bonifica della cantina di Castelmauro, era stato stanziato un milione e mezzo di euro, suddiviso in parti uguali fra contributo regionale e statale; occorre un ulteriore contributo per lo smaltimento dei fusti restanti, non è pesabile che le istituzioni evitino di affrontare il problema, che potrebbe avere gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini di Castelmauro. Ho già depositato una interrogazione parlamentare rivolta ai Ministri competenti e mi aspetto che anche gli Enti locali si attivino immediatamente per porre fine a questa vicenda”.