Da notizie di stampa apprendiamo che una nutrita delegazione di rappresentanti del M5S molisano avrebbe incontrato in questi giorni il capo di gabinetto del Ministro della Salute Grillo (e forse anche i nuovi commissari), per consegnare una relazione sullo stato della sanità in Molise e per esternare le loro posizioni e i loro suggerimenti sull’argomento. La notizia non mi meraviglia, piuttosto mi preoccupa.

Non mi meraviglia perché ritengo che i commissari designati, per poter svolgere al meglio il loro lavoro e per poter essere davvero utili a questa regione, abbiano l’ obbligo di ascoltare tutti, dal Consiglio Regionale ai movimenti politici, dai rappresentanti di categoria agli operatori della sanità. Ma al contempo sono preoccupato perché ho l’impressione che i Cinquestelle nostrani ritengano i commissari di governo una loro diretta “espressione”, una sorta di appendice partitica, pronti e disponibili ad assecondare le loro condizioni non negoziabili.

Non è così, naturalmente, e vorremmo che il M5S se ne rendesse conto al più presto. Altrimenti non si comprende perché il governo nazionale abbia fatto addirittura una legge sulla incompatibilità al grido di “fuori la politica dalla sanità”.

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