Se ci si recasse oggi alle urne per il rinnovo del Parlamento, più di un italiano su quattro resterebbe a casa; il 23% non saprebbe per chi votare. A risultare maggiormente penalizzati – secondo la fotografia scattata dall’Istituto Demopolis – sono le due forze principali: il PD, pur restando primo partito del Paese con il 27%, perde circa due punti in cento giorni; il PDL passa dal 24% al 21%, il valore più basso della sua storia.
“Pesano in modo consistente – sostiene il direttore di Demopolis Pietro Vento – gli indecisi, i delusi, i potenziali astensionisti: un’area di grande appeal per i nuovi scenari che, in questi primi mesi di Governo Monti, sembrano ridisegnarsi in Italia in vista delle Politiche del 2013”.
Secondo l’indagine dell’Istituto Demopolis, restano stabili l’UDC (8%) e l’area di Centro (con FLI al 3,9, API all’1 ed MpA all’1,1%); si rafforzano nel complesso i partiti a Sinistra, critici verso alcune scelte dell’Esecutivo: l’IdV ottiene il 9%, mentre SEL di Vendola sfiora l’8%; 2,2% per la FdS. Anche la Lega Nord trae beneficio dal ruolo di opposizione, portandosi al 10%. Continua infine la crescita del Movimento 5 Stelle di Grillo, ormai al di sopra della soglia del 4%.
Nota metodologica
I dati sulle intenzioni di voto degli italiani sono tratti dal Barometro Politico dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis, diretto e coordinato da Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. L’indagine è stata condotta dal 25 al 28 febbraio 2012 su un campione di 1.040 intervistati, rappresentativo dell’universo degli elettori italiani. Supervisione della rilevazione demoscopica con metodologia cati-cawi di Marco E. Tabacchi. Affluenza dichiarata alle urne: 74%; elettori indecisi/incerti: 23%.