Con riferimento alle notizie di stampa riguardanti i debiti fuori bilancio del Comune di Isernia e le accuse di “scarsa attenzione” verso questa problematica rivolte dal consigliere comunale Gianni Fantozzi all’amministrazione guidata dal sindaco Giacomo d’Apollonio, quest’ultimo ha inteso fare le dovute precisazioni.

«Contrariamente a quanto sostenuto da Fantozzi – ha dichiarato d’Apollonio – il Comune, fin dall’insediamento dell’attuale amministrazione, ha sempre dimostrato la dovuta attenzione per la sistemazione dei conti ed ha, quindi, necessariamente dovuto affrontare i problemi legati ai numerosi debiti fuori bilancio che si erano accumulati nel tempo e che, per il nostro Comune, costituivano un pesante e insostenibile fardello da eliminare. Una scelta divenuta ormai obbligata per una corretta gestione amministrativa visto che la maggior parte dei debiti da regolarizzare erano risalenti nel tempo, portavano ad una continua e progressiva lievitazione dei costi e costituivano un forte elemento di discredito e disistima verso l’Ente da parte di imprenditori, professionisti e cittadini.

Va evidenziato – ha continuato il Sindaco – come si sia trattato di debiti che abbiamo ereditato dalle precedenti amministrazioni, frutto anche, come sa bene il consigliere Fantozzi, della “vecchia” politica, che, diversamente da ciò che oggi accade, “decideva” e interveniva direttamente nella gestione. Pertanto, non è vero, come ha poco correttamente asserito lo stesso Fantozzi, che “Nessuno ha fatto nulla”. Tutt’altro, direi, visto che dall’insediamento della mia amministrazione sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio per circa 2 milioni e mezzo di euro, sacrificandoli agli investimenti di questa amministrazione ma sanando in tal modo molte annose e gravose pendenze.

È stata, altresì, sempre successivamente rimessa alla Procura della Corte dei Conti ogni valutazione sull’individuazione di responsabilità per danni erariali procurati al nostro Ente. In quanto alla tutela dei consiglieri comunali che hanno votato a favore del riconoscimento dei debiti in questione, richiesta sempre dal consigliere Fantozzi, ritengo che possano stare tranquilli considerato che si tratta di debiti che andavano obbligatoriamente pagati per effetto di specifiche sentenze di condanna del Comune.

In argomento – ha concluso d’Apollonio – faccio notare come la prevalente giurisprudenza abbia, invece, proceduto contro quei consiglieri che non hanno voluto riconoscere i debiti dell’amministrazione, giacché il loro voto contrario, per i conseguenti ritardi e l’avvio di ulteriori procedimenti ingiuntivi, ha procurato l’accrescimento dei crediti vantati con ulteriore danno per le casse comunali».

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