di Tonino Atella

Mesi addietro anche Venafro aveva gioito per la vittoria della nazionale italiana agli Europei di calcio e tante erano state le manifestazioni popolari di gioia per l’importante e bellissimo successo sportivo continentale. Finalmente cioè il tricolore italiano poteva svettare sul gradino più alto del podio europeo di calcio e su tanti pennoni pubblici e privati. Venafro ovviamente non mancò  a tanto e cortei, striscioni, strombazzate, slogan, cori, applausi ect. nella circostanza fecero il giro della città, divertendo, coinvolgendo, suscitando e raccogliendo applausi. Così come ci fu chi ritenne di issare sullo zampillo al centro del laghetto di Ciaraffella, rione storico e specchio d’acqua tipico della città, una bellissima bandiera tricolore accanto ad un vessillo azzurro per festeggiare, gioire e divertire, raccogliendo unanimi applausi. Adesso però a distanza di mesi e dopo pioggia, vento, sole ed altri agenti atmosferici bandiera e vessillo hanno perso bellezza, smalto ed attrattiva dei primi tempi, finendo per assumere tutt’altro aspetto nient’affatto bello. In parole povere vanno rimossi perché il caratteristico laghetto venafrano di Corso Lucenteforte e la sua fontana al centro continuino ad essere belli alla vista ed unanimamente graditi. Di chi l’incombenza della rimozione? E di chi se non del Comune di Venafro, trattandosi di struttura municipale ?

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